PRESENTE IN ATTI DOCUMENTAZIONE VIA MAIL INTERCORSA FRA DIRIGENTI COSTA DA CUI EMERGE CHE LA STESSA COMPAGNIA CUSTODISCE IN "CASSAFORTE" UNA COPIA DEI FILE DI MANUTENZIONE DEL DGE DIVERSA DA QUELLA DA ESSA STESSA DEPOSITATA AGLI ATTI DEL PROCESSO DUBITA ESSA STESSA DELLA AUTENTICITA' DEI DATI FORNITI AL TRIBUNALE
Odierna udienza del processo per il naufragio della Costa Concordia, dedicata all'esame dei periti del Tribunale, che avevano recentemente depositato due perizie sul generatore di emergenza e sugli ascensori, con cui avevano formulato pesanti affermazioni in ordine al mancato funzionamento del generatore di emergenza, alle conseguenze di questo sul mancato funzionamento degli ascensori e dei verricelli nonche' in ordine alle pesanti incongruenze emerse anche a livello di progettazione.
Messi stamane alle strette dal legale del Codacons Avv. Giuliano Leuzzi, supportato dal team di consulenti dell'associazione e dai legali delle altre parti civili, i periti del Tribunale sono stati costretti ad evidenziare ulteriori problematicita' e carenze, anche in relazione a quanto essi avevano indicato in perizia come causa del malfunzionamento del funzione del generatore e di altri aspetti ad esso collegati.
In aula e' stato fatto emergere il fatto che nel febbraio 2014 i periti hanno chiesto all'Ing. Mattazzi di Costa Crociere chiarimenti in merito ai file di manutenzione depositati dalla stessa Compagnia nel processo e che risultavano modificati in data 13 marzo 2012 cioe' due mesi dopo il naufragio. L'Ing. Mattazzi risponde allegando una mail del 13 ottobre 2013 inviata da De Iaco (responsabile del sistema informativo di Costa) al Dott. Carella (Vice presidente di Costa), con la quale il primo dice al secondo che esiste una copia "congelata" (un'istantanea dei dati fatta nel febbraio 2012, definita "frozen") tenuta da Costa in "cassaforte", diversa da quella depositata da Costa stessa agli atti del processo, e che "occorrerebbe quindi un atto di fede affinche' qualcuno creda che i dati frozen siano effettivamente veri".
30 giugno 2014