PER L'ASSOCIAZIONE I MASS MEDIA VOGLIONO UN SOLO COLPEVOLE. PESA FORSE LA PUBBLICITA' SUI GIORNALI DELLE COMPAGNIE DI CROCIERE?
Il Codacons, che domani nel corso di una conferenza stampa a Roma trasmettera' l'intervista esclusiva a Francesco Schettino, rispedisce al mittente le accuse lanciate oggi da alcuni organi di informazione, e contrattacca mettendo proprio i mass media sul banco degli imputati.
Sembra che alcuni giornali vogliano un solo colpevole a tutti i costi - spiega l'associazione - Il Codacons, invece, che ha svolto un lavoro immenso nel corso del processo di Grosseto, vuole che tutti i colpevoli, senza alcuna distinzione, finiscano in galera. Proprio in tale ottica e' stata realizzata l'intervista al comandante Schettino, che aiuta a fare luce su altre e pesanti responsabilita'. Non a caso pende una denuncia per omicidio colposo su Costa Crociere in relazione a quanto emerso dai documenti depositati di recente dal collegio dei periti, che evidenziano come il generatore di emergenza della nave sia stato causa di una serie di malfunzionamenti che hanno fortemente condizionato l'operato delle apparecchiature di bordo. Secondo i periti, la rete di alimentazione d'emergenza collegata al generatore era "mal dimensionata" e, quindi, origine di una serie di malfunzionamenti che provocarono un gran numero di decessi la notte del naufragio.
Alcuni quotidiani hanno preferito omettere di dare notizia di tali aspetti e di informare circa responsabilita' diverse da quelle imputabili a Schettino che hanno determinato la morte dei passeggeri della Concordia - denuncia il Codacons - Non vorremmo che questo dipendesse dagli introiti pubblicitari che i giornali ottengono pubblicando le pubblicita' a pagamento delle compagnie di crociera. Dal canto nostro, procederemo nella ricerca della verita' a tutti i costi, perche' vogliamo che tutti i responsabili - Schettino, compagnia di navigazione, o altri - paghino per le loro colpe.
9 luglio 2014