Aveva investito 41 mila euro in prossimita' del default. La sentenza di Roma fa scuola, ma solo per chi ha bloccato la prescrizione
Aveva acquistato via internet, in prossimita' del default, 41 mila euro di azioni Parmalat, investimento andato in fumo dopo appena 2 mesi. Oggi, grazie ai legali di Confconsumatori, ha ottenuto un risarcimento da 70 mila euro.
Nel novembre 2003 un uomo di Ferrara aveva acquistato, in due momenti, azioni Parmalat a distanza, tramite internet, investendo complessivamente poco piu' di 41 mila euro. Dopo il default, avvenuto tra dicembre 2003 e gennaio 2004, aveva perso le speranze di recuperare i propri risparmi. Invece, nei mesi scorsi, il giudice del Tribunale di Roma ha accolto la domanda di risarcimento del danno, pari al capitale investito da maggiorarsi con interessi e rivalutazione, cosi' da arrivare a circa 70.000 euro.
La particolarita' del provvedimento sta nella circostanza che la condanna dipende dal fatto che si trattava - secondo il Tribunale - di titoli proposti fuori dai mercati regolamentari. Il che rendeva necessario, ai sensi dell'art. 8 Reg. Consob n. 11768/98, che il cliente fosse preventivamente informato di tale circostanza e che avesse comunque autorizzato l'intermediario a procedere all'operazione. Non essendo accaduto, e' incontestabile per il Tribunale l'inadempimento dell'Istituto e la sua responsabilita' risarcitoria.
"Non e' la prima volta che la giurisprudenza si occupa di acquisti non di obbligazioni, ma di azioni Parmalat effettuati quando ormai l'insolvenza del gruppo era nota a tutti - commenta l'avvocato Giovanni Franchi, legale Confconsumatori che ha tutelato in giudizio il risparmiatore insieme all'avvocato Stefano Di Brindisi di Confconsumatori Ferrara - Ma e' la prima nella quale si esamina il fatto che si trattasse di titoli acquistati fuori dai mercati regolamentati. Da questo punto di vista e' una sentenza che fa scuola, anche se ormai sono decorsi i termini di prescrizione per recuperare il denaro investito in titoli Parmalat. Potra', infatti, essere richiamata in tanti casi analoghi o nella cause ancora pendenti - e ce ne sono molte - per investimenti in azioni Parmalat".
Scarica la sentenza.
LE CAUSE PENALI - Mentre Confconsumatori colleziona singole vittorie sul fronte civile, continua, il lavoro dei legali impegnati negli 8 processi penali di Parma e Milano, che hanno consentito a circa 2000 associati di recuperare almeno il 30% del valore delle loro obbligazioni. L'ultima udienza e' prevista a gennaio 2015. A oltre 10 anni dal crack, il capitolo Parmalat non e' ancora chiuso.
Roma, 9 luglio 2014