Bruxelles - Via libera dal Parlamento europeo alle esportazioni extra di olio tunisino in Europa. Con 475 voti a favore, 126 contrari e 35 astensioni, l'Aula ha approvato la misura che consente al Paese nordafricano di vendere sul mercato dell'Ue 35mila tonnellate all'anno a dazio zero per due anni, nel 2016 e 2017. Immediata la reazione degli agricoltori italiani, preoccupati già da qualche giorno per gli effetti economici derivanti dalla decisione europea.
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L'Italia, in base agli ultimi dati Istat, è il secondo produttore ed esportatore di olio al mondo con ben 900.000 aziende e 4.500 frantoi attivi, e fino al 2017 la misura europea aggiungerebbe altre 35mila tonnellate di olio tunisino all'anno alle attuali 57mila tonnellate senza dazio già previste dall'accordo di associazione Ue-Tunisia.
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Per la questione era sceso in campo anche Beppe Grillo che sul suo blog aveva denunciato "il più grande attentato all'agricoltura nella storia d'Italia" e aveva accusato Federica Mogherini di aver avanzato la proposta e gli europarlamentari Pd di averla approvata in Commissione commercio internazionale. L'esponente del M5S aveva anche lanciato l'hashtag #NoOlioTunisino.
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"E' importante sostenere la democrazia tunisina in questo momento difficile". Lo afferma l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini rispondendo a due europarlamentari del M5S e dando disponibilita' a un incontro durante la prossima plenaria di Strasburgo. Mogherini ha ricordato che tali misure "sono state proposte dopo gli attacchi terroristici dell'Isis al museo del bardo e sulla spiaggia di Sousse". "Non potevamo fare finta di niente", sottolinea il capo della diplomazia di Bruxelles. "La stabilita' della Tunisia - aggiunge - e' interesse dell'Europa intera, a partire dall'Italia: stiamo parlando di un Paese le cui coste sono a meno di 200 chilometri da quelle della Sicilia. Su questo siamo stati sempre d'accordo. E' interesse dell'Ue e dell'Italia investire nella stabilita' e nelle opportunita' di sviluppo economico dei nostri vicini".
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La misura era stata proposta dalla Commissione europea quale contributo per rafforzare l'economia tunisina e stabilizzare il Paese culla della Primavera araba. L'Europarlamento ha approvato il testo introducendo modifiche con l'obbligo di tracciabilità delle merci, affinché i dazi zero si applichino "solo all'olio d'oliva effettivamente prodotto in Tunisia", e cancellando la possibilità di prolungare le misure d'emergenza oltre il periodo deciso di due anni. Con il 31 dicembre 2017 scadrà quindi questa misure di sostegno alla Tunisia. Inoltre l'Europarlamento ha previsto che la Commissione Ue presenti una valutazione intermedia sull'impatto di queste quote extra di olio tunisino sul mercato comunitario.
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(AGI)