Il vuoto nella politica lasciato da Ugo La Malfa, morto 40 anni fa

alberto ferrigolo
Vittorio La Verde / AGF 
- Ugo La Malfa
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Il rapimento di Moro, poi Sindona e Gelli

“E non parlo così – come è stato detto questa mattina – perché sono stato preso dai nervi, ma perché conosco i rischi e i pericoli della vita politica. (…) Nessuno, ripeto, può proteggere i reggitori dello Stato, ma l’ultimo dei cittadini ha diritto alla nostra protezione, e questo deve essere il nostro impegno. A situazioni di emergenza debbono corrispondere provvedimenti di emergenza; altrimenti, questa emergenza finisce per diventare nient’altro che un luogo comune, e non serve che a riempirci la bocca”.

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