Luigi Di Maio rinnova il suo appello a tutti i partiti a convergere sui temi in nome della responsabilità e lo fa con una lettera aperta a 'La Repubblica': "Voltiamo pagina e cambiamo l'Italia insieme", scrive il leader del Movimento 5 Stelle. Ripetendo l'importanza di fare tutto alla luce del sole, in trasparenza, senza quelli che definisce "teatrini, giochi di palazzo e strategie alla House of cards".
Parole significative secondo il giornalista neo deputato M5s Emilio Carelli - già considerato tra i favoriti come figura di garanzia nella corsa della presidenza alla Camera - che su Facebook sottolinea che la lettera di Di Maio "dimostra la volontà di aprire una reale trattativa sul programma per un governo del cambiamento".
Lo stallo
Le priorità, come spiega Danilo Toninelli, uno della cerchia dei fedelissimi di Di Maio, sono quelle di "creare lavoro, combattere la povertà, abbassare le tasse e tagliare gli sprechi per mettere soldi dove serve".
Temi con i quali i 5 Stelle potrebbero attrarre in modo trasversale le altre forze politiche anche se, così viene confermato in ambienti pentastellati, esisterebbe ancora un orientamento per un Pd 'deRenzizzato'. Il problema è che la mossa di Matteo Renzi di non dimettersi subito e di dire un secco No a qualsiasi governo con i 5 Stelle oltre che accendere il dibattito all'interno del Pd, ha costretto i 5 Stelle a restare fermi, in attesa in ogni caso della Direzione dem di lunedì che su questo punto dovrà prendere una decisione chiara.
Molti nella base 5 Stelle, secondo quanto si apprende, sarebbero contrari ad un avvicinamento alla Lega di Matteo Salvini. Ma in questa fase, dentro M5s non si esclude nulla aspettando le mosse del Pd, guardando a quelle di Salvini e cercando di capire come risolvere la situazione per arrivare a Palazzo Chigi.
Di Maio è riunito in riunione permanente con i suoi fidatissimi, nella sede del comitato a Roma, e non lascia trapelare nulla. Anche se sulla difficoltà di governare, messa in evidenza anche da Piero Fassino, M5s ironizza con un post su Fb: "Vale la pena ricordare la sua prima profezia, nel lontano 2009: 'Se Grillo vuol fare politica fondi un partito, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende'. Grazie Piero!".
Le rotazioni
Intanto, secondo quanto viene riferito, nella "naturale rotazione degli incarichi" prevista nel Movimento 5 stelle, Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, alla guida della comunicazione M5s, ragionano su una possibile inversione dei loro ruoli tra Camera e Senato.
Ieri il capo politico M5s ha ricevuto una telefonata del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni che, a margine della riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, ha sentito tutti i leader di partito per informarli della decisione di prorogare di un anno i vertici dei Servizi. E non sono da escludere altri contatti di questo tipo, anche in occasione della scadenza del Def che va presentato in Consiglio dei ministri entro il 10 aprile, nel caso in cui non fosse ancora nato il nuovo governo.
Il leader M5s Di Maio, in queste ore, sta pensando anche alla prima assemblea con tutti gli eletti: venerdì pomeriggio all'Hotel Parco dei Principi quasi 350 tra deputati e senatori M5s si incontreranno con il loro capo politico. Sarà un momento di conoscenza e di informazioni 'tecniche' per affrontare al meglio l'ingresso in Parlamento tra regolamenti e procedure. Mentre non dovrebbe esserci nessuna discussione politica dal momento che il rischio di fuga di notizie e di 'scivoloni' sarebbe troppo alto per i neoeletti non abituati ad aver a che fare con giornalisti e televisioni.
Oggi invece Di Maio va al Quirinale per partecipare alle celebrazioni della giornata della donna, evento al quale naturalmente sarà presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.