Cosa c'è da sapere sul decreto per la sicurezza delle città che fa infuriare Saviano

di Luisa Berti

Minniti: "Non è una legge di destra"

Ma cosa prevede davvero il decreto?

  • Più poteri ai sindaci per la sicurezza nelle città
  • Mettere le spese per la videosorveglianza fuori dal patto di Stabilità
  • Daspo per spacciatori di sostanze stupefacenti.
  • Possibilità di arresto in "flagranza differita" in caso di reati commessi durante manifestazioni pubbliche riprese da telecamere.

Cosa è la sicurezza integrata

  • in accordo in sede di Conferenza unificata su proposta del Ministro dell'interno, sono definite le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata: le linee guida sono rivolte, prioritariamente, a coordinare l'esercizio delle competenze dei soggetti istituzionali coinvolti, anche con riferimento alla collaborazione tra le forze di polizia e la polizia locale;
  • accordi per la promozione della sicurezza integrata: in attuazione delle linee guida lo Stato e le Regioni e Province autonome possono concludere specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata, anche diretti a disciplinare gli interventi a sostegno della formazione e dell'aggiornamento professionale del personale della polizia locale;
  • sulla base di questi accordi le Regioni e le Province autonome possono sostenere iniziative e progetti per attuare interventi di promozione della sicurezza integrata nel territorio di riferimento; tra queste, l'adozione di misure di sostegno finanziario a favore dei comuni maggiormente interessati da fenomeni di criminalità diffusa.

Che cosa è la Sicurezza urbana

  • riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati;
  • eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale;
  • prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio;
  • promozione del rispetto della legalità;
  • più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.

Cosa sono i patti per la sicurezza urbana

  • prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente degradate;
  • promozione del rispetto della legalità, anche mediante iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita, comprese l'occupazione arbitraria di immobili e lo smercio di beni contraffatti o falsificati, nonché la prevenzione di altri fenomeni che comunque turbano il libero utilizzo degli spazi pubblici;
  • promozione del rispetto del decoro urbano, anche valorizzando forme di collaborazione interistituzionale tra le amministrazioni competenti, finalizzate a coadiuvare l'ente locale nell'individuazione di aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi di cultura interessati da consistenti flussi turistici, o adibite a verde pubblico, da sottoporre a particolare tutela.

Cosa significa dare maggiori poteri ai Sindaci

  • il sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare ordinanze dirette a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana; in particolare per tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti, anche con interventi in materia di orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche; in questa materia i Comuni possono anche adottare specifici regolamenti;
  • per la tutela della tranquillità e del riposo dei residenti in determinate aree urbane interessate da notevole afflusso di persone, anche in relazione allo svolgimento di specifici eventi, il sindaco può disporre con ordinanza non contingibile e urgente e per un periodo comunque non superiore a 60 giorni, limitazioni in materia di orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche;
  • le ordinanze contingibili e urgenti che il sindaco può adottare sono dirette a prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l'accattonaggio con impiego di minori e disabili, o fenomeni di abusivismo, quale l'illecita occupazione di spazi pubblici, o di violenza, anche legati all'abuso di alcool o all'uso di sostanze stupefacenti.

Come tutelare la sicurezza e e il decoro urbano

  • E' introdotta la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 300 euro per chi pone in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione delle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi ivi previsti;
  • al trasgressore è fatto ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto;
  • autorità competente in relazione alle violazioni di cui sopra è il sindaco del comune interessato ed i proventi delle sanzioni sono devoluti al comune e destinati all'attuazione di iniziative di miglioramento del decoro urbano;
  • i regolamenti di polizia urbana possono individuare aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico, alle quali si applicano le disposizioni precedenti.

Cosa sono l'ordine di allontanamento e il divieto di accesso

  • l'ordine di allontanamento è rivolto per iscritto dall'organo accertatore e contiene l'indicazione che la sua efficacia cessa trascorse quarantotto ore dall'accertamento del fatto e che la sua violazione è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria di cui sopra aumentata del doppio;
  • copia del provvedimento è immediatamente trasmessa al questore con contestuale segnalazione ai servizi socio-sanitari, ove ne ricorrano le condizioni;
  • in caso di reiterazione, il questore, qualora dalla condotta tenuta possa derivare pericolo per la sicurezza, può disporre, con provvedimento motivato e per un periodo non superiore a 6 mesi, il divieto di accesso ad una o più delle aree di cui sopra, individuando, inoltre modalità applicative del divieto compatibili con le esigenze di mobilità, salute e lavoro del destinatario dell'atto;
  • la durata del divieto di accesso non può essere inferiore a 6 mesi e e superiore a 2 anni, se il responsabile è persona con precedente infraquinquennale (anche se si tratta di sentenza confermata in appello) per reati contro la persona o il patrimonio; se si tratta di minorenne, il questore ne dà notizia al procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.
  • In caso di condanna per reati contro la persona o il patrimonio commessi nei luoghi o nelle aree di cui sopra, la concessione della sospensione condizionale della pena può essere subordinata all'imposizione del divieto di accedere a luoghi o aree specificamente individuati.

Le misure contro le occupazioni abusive

  • E' attribuito al Prefetto il compito di impartire, sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, disposizioni per prevenire, in relazione al numero degli immobili da sgomberare, il pericolo di possibili turbative per l'ordine e la sicurezza pubblica e per assicurare il concorso della Forza pubblica all'esecuzione di provvedimenti dell'autorità giudiziaria concernenti i medesimi immobili;
  • gli interventi di sgombero devono seguire criteri di priorità basati sulla situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica negli ambiti territoriali interessati, i possibili rischi per l'incolumità e la salute pubblica, i diritti dei proprietari degli immobili, i livelli assistenziali che possono essere assicurati agli aventi diritto dalle regioni e dagli enti locali;
  • l'eventuale annullamento da parte del giudice amministrativo del provvedimento prefettizio può dare luogo solo a risarcimento in forma specifica (salvo il caso di dolo o cola grave): la p.a. avrà obbligo di adottare gli interventi necessari ad assicurare la cessazione della situazione di occupazione arbitraria dell'immobile.

Le misure contro i writer

Daspo per spacciatori

Arresto in flagranza differita

Recupero delle periferie

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