AGI - Il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha ribadito la sua visione della difesa nazionale articolata su pace, credibilità militare e ruolo internazionale dell'Italia. Durante una visita al Comando Operativo Interforze, dove ha espresso i suoi migliori auguri ai contingenti italiani schierati nei teatri operativi all'estero, il capo del governo ha fermamente respinto l'idea che pacifismo e forze armate siano concetti antagonisti. "Non ho mai accettato la narrazione che contrappone l'idea di pacifismo alle forze armate", ha dichiarato Meloni, sottolineando che le parole "guerra" e "pace" sono profondamente radicate nella vita quotidiana e richiedono una profonda riflessione. La pace, ha spiegato, è "un bene prezioso quando si possiede" e deve essere perseguita con ogni mezzo quando viene a mancare: una consapevolezza che appartiene prima di tutto a chi conosce la guerra ed è pronto ad affrontarla.
Nel suo discorso, il primo ministro ha anche ribadito la statura internazionale dell'Italia. "Rappresentiamo una nazione credibile e forte". L'impegno del Paese nelle missioni all'estero, ha aggiunto, riflette chi siamo e spiega perché l'Italia è "chiamata ovunque", grazie alla sua capacità di coniugare "competenza e umanità, forza e senso di impegno". "Sappiamo come combattere", ha affermato, "ma sappiamo ancora meglio cosa fare per non dover combattere".
Giorgia Meloni ha poi chiarito la sua concezione di pace come equilibrio: "La pace non nasce spontaneamente; è un equilibrio di forze: la debolezza invita gli aggressori, la forza li scoraggia". In questa prospettiva, la credibilità delle forze armate diventa uno strumento essenziale, non per alimentare i conflitti, ma per prevenirli. Dialogo e diplomazia restano fondamentali, ha riconosciuto il presidente del Consiglio, ma devono poggiare su "basi solide", costruite attraverso il lavoro quotidiano dei militari italiani, caratterizzato da sacrificio, competenza e coraggio.
In linea con questo messaggio, il ministro della Difesa Guido Crosetto si trova in visita ufficiale in Libano, dove incontrerà il personale militare italiano impegnato in missioni internazionali e avrà colloqui istituzionali con le autorità locali. "È un onore trasmettere il mio ringraziamento personale e quello del Governo, nonché l'abbraccio simbolico di tutti gli italiani, ai nostri militari che trascorreranno queste festività lontano dai loro cari, al servizio del Paese", ha dichiarato Crosetto. Questa visita rientra nel contributo italiano alla Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), in cui l'Italia continua a svolgere un ruolo di primo piano. Questo impegno, nelle parole di Giorgia Meloni e Guido Crosetto, non è solo una scelta di responsabilità internazionale, ma anche uno degli strumenti per creare le condizioni per una pace duratura.