AGI - La prestigiosa sala della Protomoteca del Comune di Roma, nel Palazzo Senatorio, ha fatto da sontuosa cornice all’ottava edizione del premio della diaspora maliana nel mondo, assegnato da diversi anni dalla rivista A la Découverte des Leaders (Madlead). Per un pomeriggio, il palazzo simbolo della capitale ha indossato i colori del Mali, ospitando una sfilata di moda all’insegna del métissage, con musiche e balli tradizionali del paese del Sahel che hanno conquistato tutti i presenti.
“E’ un premio importante per la vostra comunità. È un onore ospitarvi. Nella sua storia millenaria, Roma è da sempre una culla che ha accolto culture e popoli diversi. Proprio per questa eredità, è importante continuare a rafforzare i legami tra le varie comunità straniere sul nostro territorio, per favorire l’integrazione dei vari popoli che vivono qui. Bisogna rafforzare la convivenza, ridurre le distanze, abbattere i muri per contribuire alla costruzione di un mondo più giusto, più solidale, più aperto al dialogo, in cui Roma deve essere un esempio di rispetto, accoglienza e integrazione, che dia sempre più opportunità a tutti”. Un discorso di apertura denso di umanità e impegno civile quello di Svetlana Celli, Presidente dell'Assemblea Capitolina e Consigliera Pd di Roma Capitale.
“Dopo precedenti edizioni in Costa d’Avorio e in Francia, sono molto orgoglioso del fatto che per la prima volta la cerimonia di premiazione si svolga in Italia, dove risiedono 90 mila maliani. Sono tante le sfide da affrontare per quanto riguarda le pratiche burocratiche, la formazione dei giovani, l'integrazione nel mondo del lavoro, la ricerca di una casa, la sensibilizzazione sulle rotte migratorie illegali, in un contesto sempre più complesso per la crisi di valori e le tensioni globali. Stare insieme, qui, è un incoraggiamento a continuare e sono certo che con l’aiuto reciproco possiamo fare tante cose belle”. Queste le parole pronunciate da Mahamoud Idrissa Boune, giovane e brillante Presidente dell’Alto Consiglio dei Maliani d’Italia (HCMI), ospite d’onore dell’evento. Al suo fianco, Aminata Kida - imprenditrice maliana di successo, blasonata guida turistica nella Città Eterna, sempre in prima linea per la sua comunità - ha coordinato l’intera cerimonia, oltre a essere une delle principali organizzatrici dell’edizione romana, da lei fortemente voluta, e sostenuta da una ventina di donatori, tra cui Ria Money Transfer Italia, sponsor ufficiale, e dall'applicazione Libon.
Padrino dell’evento, Gianfranco Rondello, Console onorario della Repubblica del Mali a Padova, ha raccontato del suo lungo sodalizio con il Mali e la sua gente - evidenziando “i punti comuni con l’Italia, quali socialità, convivialità, rispetto e sentimenti” – che gli è valso il soprannome affettuoso e riconoscente di “maliano bianco”. Accanto a lui, la madrina Ange Haby Marie-Claire Dembélé, figura attiva della diaspora maliana in Italia. I due presidenti d’onore della manifestazione sono stati Djibril Bagayoko e la Sig.ra Koudedia Doumbia. Il premio - una riproduzione del Colosseo con un attestato di riconoscimento e una pergamena con dedica - è stato assegnato, tra gli altri, all’Ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia, Yacouba Diakité, al suo predecessore, Aly Coulibaly e al primo consigliere d’ambasciata, Bagna Touré.
“Il Colosseo che ricevete oggi simboleggia l’arena più importante del mondo antico, dove persone di grande valore, a volte ritenute inferiori, sono scese con determinazione e coraggio per conquistare il popolo di Roma (...). Questo trofeo rappresenta il vostro impegno sociale, politico e per l’inclusione, che voi leader portate avanti ogni giorno, restando accanto ai più deboli e mostrando solidarietà”. E’ questo il messaggio e la missione affidati a tutti i vincitori del premio, ribadendo che la “fratellanza non conosce confini”.
Nella categoria “Amici del Mali”, sono state premiate l'ex Vice-Ministra degli Esteri ed ex Rappresentante speciale dell’Unione europea nel Sahel, Emanuela Del Re; l’avvocatessa Maddalena Claudia Del Re; Marta Lovison per il Consorzio Ismu-Tamat e la giornalista Véronique Viriglio.
“La prospettiva va capovolta, Va operato un cambio di mentalità: non è quello che ho dato al Mali, quello che l’Italia ha dato, ma quello che il Mali ha fatto per me, per noi. La diaspora ha dato molto al nostro Paese ed è stata l’amicizia del Mali che mi ha accompagnato durante tutto il mio mandato”, ha dichiarato Emanuela del Re, che ha lanciato un invito a optare per un linguaggio europeo-africano per costruire il futuro. Rivolgendosi alla diaspora maliana, l’ex Vice Ministra ha evidenziato la sua capacità “ad avere successo, con un impatto positivo sulla società italiana, oltre a ispirare le giovani generazioni, diventando così un acceleratore della storia”.
Il Consorzio di Ong Ismu-Tamat è impegnato in Italia, con progetti di integrazione professionale - dando un contributo decisivo all’inserimento nel mondo del lavoro di oltre 2700 maliani - contro il razzismo, mentre in Mali il fulcro dei suoi interventi sono lo sviluppo agricolo, con la creazione di pozzi, oltre alla sensibilizzazione contro la migrazione illegale, con lo slogan “Liberi di restare, liberi di partire in sicurezza”.
“Anche nel settore dell’informazione e della comunicazione, è cruciale un cambio di narrazione per fare conoscere un altro volto del Mali e dell’Africa, per far conoscere i talenti migranti in Italia, che contribuiscono alla crescita del Paese. Lo è ancora di più in un’epoca di slogan urlati, di pregiudizi, di muri alzati. Basta conoscersi un po’ meglio, confrontarsi e collaborare unendo le forze per dimostrare che è possibile costruire insieme un futuro più pacifico, più inclusivo e più rispettoso dei diritti, di tutti”, ha sottolineato Viriglio.
Il premio Madlead è stato assegnato a una trentina di “valorosi protagonisti della diaspora” provenienti oltre che dall’Italia, da Francia, Germania, Stati Uniti, India e Cina, “mettendo in luce i risultati di questi uomini e donne che dimostrano una leadership comprovata e si impegnano per avere un impatto positivo sulla comunità maliana”.
Tra i laureati italiani, Belco Touré, del consolato di Padova; la stilista del brand P.Key, Pinda Kida; l’imprenditore Dia Cissé; il musicista polistrumentista Moustapha Dembélé; l’attrice-modella Youma Diakité; la cantante e musicista Rokia Traoré; l’attrice e attivista Balkissa Maiga; il fondatore della cooperativa Barikama, Suleiman Diara; il presidente dell’associazione Faso Kanou a Parma, Tidiane Camara; il presidente dell’Associazione Timbuktu, Moussa Doumbla; Salif Diallo, fondatore di una squadra di calcio di maliani in Italia; il promotore di Info Mk Tv e mediatore linguistico-culturale, Mahamadou Koita.
Dalla Francia, è stata premiata la presidentessa dell’Alto Consiglio dei Maliani d’Oltralpe, Dalla Dramé, accompagnata da una folta delegazione e da altri laureati, tra cui Assistan Diallo e Zoumana Mallé, stabiliti anche loro in Francia. "È un premio che fa onore a tutte le comunità di maliani, a quella di Francia, con donne e uomini che ogni giorno portano il nostro Paese nei loro cuori e nelle loro azioni. Vorrei congratularmi con tutti i laureati di questa ottava edizione del Madlead. Ognuno di voi incarna il dinamismo, la resilienza e la grandezza della diaspora maliana. Il vostro lavoro, il vostro impegno e la vostra determinazione meritano di essere celebrati, Oggi è il successo collettivo che onoriamo", ha dichiarato la Sig.ra Dramé. Massimo riconoscimento, infine, anche per Sidika Keita, presidente dell’Alto Consiglio dei Maliani in Germania.