AGI - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu difende ulteriormente il piano del suo governo di prendere il controllo di Gaza City, ampiamente condannato sulla scena internazionale, anche dagli alleati occidentali, con i seguenti commenti: "Contrariamente a quanto si possa pensare, questo è il modo migliore per porre fine alla guerra, e il modo migliore per porvi fine rapidamente. Lo faremo innanzitutto consentendo alla popolazione civile di abbandonare in sicurezza le aree di combattimento e di raggiungere zone sicure designate, dove riceverà cibo, acqua e cure mediche in abbondanza, come abbiamo fatto in precedenza.
"E ancora una volta, contrariamente a quanto sostengono false affermazioni, la nostra politica durante tutta la guerra è stata quella di prevenire una crisi umanitaria, mentre la politica di Hamas è quella di crearla. Dall'inizio della guerra, Israele ha permesso l'ingresso di quasi due milioni di tonnellate di aiuti. Non conosco nessun altro esercito che abbia permesso che tali aiuti andassero alla popolazione civile in territorio nemico. Ora, se avessimo adottato una politica di fame, nessuno a Gaza sarebbe sopravvissuto dopo due anni di guerra. Ma la nostra politica è stata esattamente l'opposto".
Il piano che verrà approvato oggi dal governo israeliano in vista dell'occupazione di Gaza porterà alla mobilitazione di un massimo di 430 mila riservisti. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan.
Intanto le forze armate israeliane hanno avviato un'esercitazione di prontezza militare a sorpresa denominata "Alba Nascente" per verificare la preparazione del Quartier Generale e dei principali comandi militari e la loro "capacità di gestire un evento improvviso, esteso, complesso e multiarena". Lo ha riferito il portavoce delle Idf, secondo il quale il test includerà esercitazioni con scenari a sorpresa ed eventi multiarena in tutte le zone di guerra.
Netanyahu: "I soli a morire di fame a Gaza sono gli ostaggi
Le uniche persone che vengono deliberatamente lasciate morire di fame a Gaza sono gli ostaggi, non i civili palestinesi, ha assicurato Netanyahu. Secondo il premier israeliano i media hanno distorto i fatti reali sulla carestia basandosi sulle statistiche e sulle affermazioni di Hamas. Netanyahu cita immagini di "bambini finti che muoiono di fame", tra cui una foto di copertina del New York Times.
Netanyahu: "la nuova operazione sarà piuttosto breve"
Netanyahu ha assicurato che la nuova operazione militare a Gaza avrà una "calendario piuttosto breve". "Non voglio parlare di tempi precisi, ma stiamo parlando di tempi piuttosto brevi perché vogliamo porre fine alla guerra".
Gli Usa all'Onu: "Israele ha il diritto di decidere cosa fare"
Gli Stati Uniti hanno accusato Hamas di aver fatto fallire ogni accordo per fermare la guerra a Gaza, ha inoltre difeso la decisione di Israele e criticato chi ha parlato di "genocidio". "È una vergogna - ha detto l'ambasciatrice Dorothy Shea nel suo intervento al Consiglio di sicurezza - Il governo di Israele non ha preso la decisione di portare avanti la sua campagna militare nel vuoto, ma dopo mesi di intransigenza da parte di Hamas". Gli Stati Uniti, ha aggiunto, "sostengono il diritto di Israele di difendersi dal terrorismo di Hamas e, in ultima analisi, Israele ha il diritto di decidere cosa sia necessario per la propria sicurezza e quali misure siano appropriate per porre fine alla minaccia rappresentata da Hamas e da altri gruppi simili".
"E' deplorevole - ha continuato - che i membri abbiano nuovamente approfittato della riunione di oggi per accusare Israele di genocidio. Queste accuse sono politicamente motivate e categoricamente false. Fanno parte di una deliberata e cinica campagna di propaganda, mentre Hamas cerca di ottenere vittorie simboliche per compensare la sconfitta totale nella guerra. Gli Stati Uniti respingono integralmente queste accuse".
Ben Gvir vuole rovesciare l'Autorità Palestinese
Il ministro per la Sicurezza Nazionale israeliano, l'estremista Itamar Ben Gvir, ha lanciato un appello su X al primo ministro, Benjamin Netanyahu, perché assuma misure "immediate" per "rovesciare l'Autorità Nazionale Palestinese". "Questa deve essere la risposta alle fantasie su uno 'Stato Palestinese' del terrorista Abu Mazen: schiacciare l'autorità terroristica alla cui guida egli siede", scrive Ben Gvir.
Il messaggio del politico ultraconservatore appare come una reazione alle indiscrezioni del quotidiano Al-Arabi Al-Jadeed, secondo il quale il presidente dell'Anp, Abu Mazen, intende dichiarare unilateralmente uno Stato palestinese in occasione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del mese prossimo. Molte nazioni hanno già annunciato che intendono riconoscere tale Stato proprio in occasione di tale vertice diplomatico.
Proteste a Tel Aviv contro l'occupazione di Gaza
I manifestanti che da ieri stanno protestando contro le decisioni del governo Netanyahu sull'occupazione di Gaza hanno bloccato l'autostrada Ayalon a Tel Aviv. Lo riportano i media israeliani. Chiedono la fine della guerra e la restituzione di tutti gli ostaggi. Secondo i media israeliani, tre manifestanti sono stati arrestati dalla polizia israeliana.