Cosa fa (e cosa non fa) l'Italia per ridurre le emissioni inquinanti

riccardo liguori

Il Green New Deal

I risultati

  • Emette meno gas serra rispetto alla media Ue (203,4 tonnellate di CO2 equivalente per miliardo di euro di valore aggiunto contro 257,2 tonnellate): si colloca al 6° posto tra i paesi più virtuosi dopo Regno Unito (182), Austria (171,6), Lussemburgo (166), Francia (160) e Svezia (125);
  • Consuma meno materia prima (circa 286,6 tonnellate per miliardo di euro di valore aggiunto, media Ue 446,5): è al quarto posto dopo Lussemburgo (246), Regno Unito (238), e Paesi Bassi (221,6). Rispetto al 2009, il 2018 registra in Italia una decrescita importante (-32,5): più alta della medica Ue (-17,05), Francia (-14,9) e Germania (-21,3%);
  • Consuma meno energia (87,4 secondo un calcolo di 10 alla quarta joule, l’unità di misura dell’energia, del lavoro e del calore, per miliardo di euro di valore aggiunto, mentre la media Ue 203,5): è all'ottavo posto dopo Irlanda (65,7), Belgio (25), Lettonia (23,6), Regno Unito (29,2), Ungheria (4,8) e Paesi Bassi (0,12);
  • È leader nel riciclo e nel recupero dei rifiuti (83,1% del totale rifiuti rispetto alla media Ue del 53,2%): i “cugini” Spagna, Francia e Germania si comportano peggio. Rispettivamente, 46,3%, 70,8% e 80,7%.

Cosa c’è ancora da fare

Il ruolo dell’economia circolare

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