AGI - "Stiamo cercando di gestire la vicenda, chiaramente la famiglia è sotto choc. La salma è sotto sequestro. Avevo chiesto la perizia psichiatrica in tempi non sospetti, parliamo di tre abbondanti mesi fa, ma è stata negata". A dirlo ad AGI l'avvocato Giuseppe Cultrera, legale di Stefano Argentino, che ieri si è tolto la vita in carcere a Messina dove era detenuto per l'omicidio di Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri uccisa a coltellate a Messina il 31 marzo scorso.
"Chiaramente quello che è successo - prosegue il legale - può far comprendere che la richiesta non era una semplice routine investigativa o di difesa, come molti la hanno definita, ma aveva dei suoi requisiti che ho avuto modo, da profano nel settore, di appurare. Il trascorso di Stefano era già noto da mesi, piano piano si stava aprendo, ma purtroppo la mente ha ceduto". Sulla vicenda la procura di Messina ha aperto un'inchiesta. Stefano Argentino per due settimane era stato sottoposto ad attenta sorveglianza, in quanto fin da subito aveva manifestato intenti suicidi, ma da quindici giorni gli era stata revocata anche a seguito dei colloqui con psicologi e terapeuti.
Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone