Cosimo Balsamo si è ucciso a Azzano Mella, a una cinquantina di chilometri dal luogo del secondo omicidio e a 5 chilometri da Flero dove è avvenuto il primo omicidio. L'uomo si è sparato all'interno dell'auto con cui era fuggito, nel parcheggio di un supermercato.
Balsamo, originario di Brindisi, nelle scorse settimane era stato protagonista di un altro episodio eclatante, anche se non drammatico come i fatti di oggi: il 9 gennaio era salito sul tetto del Tribunale di Brescia e aveva inscenato una protesta e minacciato il suicidio per quella che riteneva una sentenza ingiusta.
Condannato in primo grado per associazione a delinquere finalizzata al furto e riciclaggio, dopo aver scontato il carcere si era visto privare dei beni. Proprio in quel processo e in quella condanna va cercato il movente del delitto di oggi. Sia il ferito di Flero, Giampiero Alberti, sia la vittima di Carpeneda di Vobarno, James Nolli, erano suoi imputati in quel processo che gli aveva spalancato le porte del carcere e fatto perdere l'intero patrimonio.