Roma, 20 ott. - I membri del Congresso e gli analisti repubblicani sono sconvolti dalla minaccia di Donald Trump di non riconoscere l'esito delle elezioni, parole che potrebbero portare a "una catastrofe" per il partito. Da un sondaggio condotto dal sito Politico, deputati, senatori ed esperti filo-repubblicani sono concordi nel considerare le dichiarazioni del magnate newyorchese come l'addio a ogni speranza di conquistare la Casa Bianca. Ma, soprattutto, potrebbero pesare nel voto per il nuovo Congresso, togliendo al Grand Old Party la maggioranza di cui gode in entrambe le Camere.
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Secondo 'Politico', la preoccupazione è che oltre a uscire sconfitto dalle elezioni, Trump possa far perdere al partito anche la maggioranza al Congresso nel voto dell'8 novembre. I repubblicani occupano 247 dei 435 seggi alla Camera dei Rappresentanti: il mandato dura due anni e la Camera sarà completamente rinnovata alle elezioni di novembre.
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Al momento, anche in Senato i repubblicani possono contare su una maggioranza di 54 su 100 seggi. A differenza della Camera dei rappresentanti, il mandato dei senatori dura sei anni e l'elezioni avviene a scaglioni: alle presidenziali dell'8 novembre saranno in palio solo 34 seggi su 100. (AGI)