Roma - "Deciderò al momento" se accettare il risultato delle elezioni in caso di sconfitta, "vi lascerò con il fiato sospeso": con una frase che mai era stata pronunciata da un candidato alla Casa Bianca, il repubblicano Donald Trump ha lasciato sgomenta la stampa americana e la platea del terzo e ultimo dibattito prima del voto dell'8 novembre. "Il peggior candidato della storia", ha ribattuto Hillary Clinton, che i primi sondaggi danno come la vincitrice dello scontro che si è concluso senza la tradizionale stretta di mano tra i due rivali.
That feeling when you win three straight debates. #DebateNight pic.twitter.com/KlH090F57W
— Hillary Clinton (@HillaryClinton) 20 ottobre 2016
Il faccia a faccia di Las Vegas all'Università del Nevada è stato molto duro, pieno di accuse reciproche e di colpi bassi. Trump ha ribadito che il voto è "truccato" e non si è impegnato ad accettare il risultato delle elezioni in caso di sconfitta. "Deciderò al momento", ha detto. "E' pilotato perché Clinton non avrebbe potuto concorrere" a causa dello scandalo delle mail, ha attaccato scagliandosi ancora una volta contro i "media corrotti". Da parte sua Hillary Clinton ha osservato che negli Usa "ci sono sempre state elezioni democratiche e il risultato è sempre stato accettato, anche se non piaceva", e ha accusato Trump di essere "il candidato peggiore della storia delle nostre elezioni" e di non rispettare la democrazia americana.
SONDAGGIO CNN: DUELLO NETTAMENTE VINTO DA HILLARY
Hillary Clinton ha vinto nettamente l'ultimo confronto televisivo. Secondo un sondaggio CNN/ORC il 52% degli americani ha preferito il candidato democratico, contro il 39% raccolto che ha premiato il candidato repubblicano. Anche per il sito ultraconservatore e populista, Breitbart, l'ex segretario di Stato risulta essere il testa con il 59% dei consensi.
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CLINTON: TRUMP SAREBBE IL BURATTINO DI PUTIN
Clinton ha accusato il rivale di essere un "burattino" di Putin. "Sei il favorito del presidente russo, che ha incoraggiato lo spionaggio contro gli Usa e che vuole un candidato-fantoccio. Un evento senza precedenti nella nostra storia", ha detto. "Non conosco Putin, non sono suo amico, ma sarebbe positivo se andassimo d'accordo con la Russia", ha risposto il candidato repubblicano. Più tardi Trump ha citato di nuovo Putin, dicendo che il presidente russo sulla Siria "è stato più furbo di Obama". Il candidato repubblicano ha anche criticato la strategia per la riconquista di Mosul: "l'anticipo con cui è stata annunciata l'offensiva ha permesso ai leader dell'Isis di scappare. Alla fine il vincitore di questa guerra sarà l'Iran", ha detto.
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TRUMP: DEMOCRATICI HANNO PAGATO QUELLE DONNE PER ACCUSARMI
Sulle accuse di molestie che gli sono state rivolte da nove donne, Trump ha ribattuto che "sono state fortemente sconfessate. Non ho mai incontrato queste donne, vogliono un quarto d'ora di notorietà oppure sono state pagate da loro" (i democratici, ndr). E' stata questa un'altra delle fasi più accese del confronto. La Clinton ha ricordato che "in numerosi comizi Trump ha detto di non aver fatto quelle cose a quelle donne perché non erano abbastaza carine per essere molestate". "Crede che denigrare le donne lo renda più forte, io non penso. Qualsiasi donna sa cos'è essere trattata in questo modo, ecco come Donald tratta le donne, le denigra", ha aggiunto il candidato democratico.
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TRUMP: CLINTON HA DISTRUTTO 33MILA MAIL
Altra fase accesa del dibattito. Clinton "ha distrutto 33mila email dopo essere stata citata dal Congresso. Ha mentito centinaia di volte al popolo, al congresso, all'Fbi, e lei invece di andare in prigione la fa franca e concorrere alla presidenza americana", ha attaccato Trump. Clinton ha risposto osservado che "dopo un anno di indagini l'Fbi non ha formulato accuse contro di me".
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SCONTRO SULL'IMMIGRAZIONE
Donald Trump ha ribadito che per combattere l'immigrazione clandestina e il traffico di stupefacenti "dobbiamo costruire un muro, abbiamo bisogno di un muro per tenere fuori tutti i signori della droga". "Abbiamo bisogno di confini forti", ha insistito il candidato repubblicano. Da parte sua Hillary Clinton ha sottolineato che "non voglio dividere i genitori dai loro figli, non voglio assistere alle deportazioni con la forza di cui parla Donald. Voglio riformare l'immigrazione ma non costruendo muri".
SCINTILLE SULLE ARMI E IL TAGLIO DELLE TASSE
Sui temi interni Trump si è espresso contro il diritto all'aborto, ribadendo la necessità di eliminare la sentenza della corte suprema che lo tutela a livello federale. Il candidato repubblicano difenderà il secondo emedamento sull'accesso alle armi. Clinton ha accusato Trump di essere sostenuto dalle lobby per le armi. "Capisco e rispetto le nostre tradizioni sul possesso di armi, fa parte della nostra storia, ma credo ci debba essere una regolamentazione", ha precisato. Trump ha ribadito l'intenzione di effettuare "massicci tagli delle tasse". "Il tuo piano invece le aumenterà, è un disatro. Con Obama il debito nazionale è raddoppiato", ha detto rivolgendosi all'avversario e assicurando che con il suo piano gli Usa cresceranno del 5-6%. Clinton ha ribattuto che "Trump vuole le tagliare tasse solo ai ricchi e alle grandi aziende, ma questo farebbe aumentare il nostro debito, ci spingerebbe verso una nuova recessione". "Il mio piano - ha aggiunto il candidato democratico - produrrà più opportunità e il suo ci costerebbe in termini di costi di lavoro. Parla di tagli enormi che non si sono mai visti neanche con Bush. Io invece non aggiungerò neanche un centesimo al nostro debito e ho le coperture per il mio piano".
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(AGI)