AGI/Vista - "Il Cnel ha reso pubblico il gradimento dei contratti collettivi, dichiarando che il 91% dei contratti collettivi sono sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil. Questo dato, seppur numericamente corretto, in realt deriva da una misurazione falsata, perch in realt non c' possibilit di scelta per molte aziende medie e piccole di scegliere. Infatti se lo si fa scatta una serie di meccanismi, di controlli e di, tra virgolette, intimidazioni burocratiche che fanno in modo che l'azienda non abbiano alcuna intenzione di cambiare contratti collettivi migliori. E in pi, i contratti collettivi, specialmente delle grandi aziende, prevedono che non si possa iscrivere nessun lavoratore a che non sia firmatario del contratto. Sarebbe come a dire che non si possono votare partiti che non sono ancora presenti in Parlamento, sarebbe assurdo. Quindi, i dati sono corretti, ma non sono corretti, perch non c' libert di scelta per aziende e lavoratori di poter scegliere da chi farsi tutelare" cos il segretario di Confintesa Francesco Prudenzano. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev