AGI - È morto Mattia Debertolis, l'atleta azzurro di 29 anni originario del Primiero, nel Trentino orientale, che si trovava ricoverato in rianimazione a Chengdu in Cina a seguito di un malore accusato l'8 agosto scorso durante la prova Middle dei 'World Games', l'evento mondiale degli sport e discipline non inseriti nel programma delle Olimpiadi estive. Lo ha reso noto la Federazione italiana sport orientamento (Fiso) in un comunicato.
Venerdì scorso la gara di circa 50 chilometri si è svolta in condizioni molto difficili tra caldo e umidità, alcuni hanno parlato di condizioni proibitive con temperature di 42 gradi. Il circuito di gara era di 6 chilometri e prevedeva 180 metri di dislivello con 20 punti di punzonatura in un ambiente rurale, tra campi coltivati e villaggi. L'azzurro era regolarmente in gara quando il suo Gps, dispositivo di cui sono dotati tutti gli atleti, ha improvvisamente smesso di trasmettere segnalando l'atleta 'fermo'. Immediate le operazioni di soccorso. Il corridore è stato individuato e trasportato d'urgenza in ospedale. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi.
Atleta e ingegnere
Mattia non era solo un atleta d'élite, ma anche un ingegnere civile altamente qualificato, con un dottorato di ricerca in corso presso l'Università di Stoccolma, dove viveva e faceva parte del club di orienteering IFK Lidingo Sok. In Italia era tesserato per la società Park World Tour ed era uno dei tre capitani del team. L'orientista trentino è stato azzurro in diversi Campionati mondiali e Coppe del mondo.
Tra i suoi migliori risultati, il quinto posto con la staffetta italiana nella finale di Coppa del 2022. Lo scorso anno si era laureato campione italiano sul percorso lungo (anche nel 2022) e nel middle. Nel 2017 aveva vinto in Turchia la gara under 21 sia sprint che lunga dei Campionati del Mediterraneo. Durante l'infanzia e la gioventù Mattia ha praticato sia l'orienteering, sia lo sci di fondo e il calcio. La sua passione per la navigazione e la ricerca dei punti di controllo lo ha portato a dare priorità all'orienteering e a intraprendere una carriera nell'orienteering d'élite.
Il cordoglio della Federazione Italiana Sport Orientamento
A dare la comunicazione del decesso di Mattia è stato il presidente della Federazione Italiana Sport Orientamento (Fiso), Alfio Giomi: "Mattia ci ha lasciato, assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio e i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, da Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della Iof e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell'Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo. Ciao Mattia, faremo tutti del nostro meglio per onorare il tuo ricordo".
Lutto e memoria di Mattia
Giomi ha invitato gli azzurri della squadra nazionale di Mtb-O, prossimi a prendere parte ai Mondiali in Polonia, di gareggiare in nome e in memoria di Mattia indossando il lutto al braccio. Inoltre, la Fiso ha precisato che "nel rispetto della memoria di Mattia, non diffonderà notizie o comunicati riguardanti i Mondiali di Mtb-O e ogni notizia in merito agli eventuali risultati di rilievo della nazionale verrà rinviata ad un momento più opportuno". Messaggio di cordoglio anche dal presidente della Federazione Internazionale di Orienteering (Iof), Tom Hollowell: "non riesco a descrivere adeguatamente a parole l'incommensurabile dolore per questa tragica perdita, i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che piangono Mattia, incoraggio la comunità mondiale dell'orienteering a onorare la sua memoria.
Le condoglianze di Fugatti, Gottardi e Depaoli
"La sua passione, il talento sportivo e la dedizione con cui ha rappresentato il Trentino e l'Italia sui campi di gara resteranno un esempio per i tanti giovani che si avvicinano allo sport. Mattia Debertolis ha rappresentato il Trentino nel mondo. Esprimiamo, a nome della giunta provinciale, il più profondo cordoglio per la scomparsa di Mattia Debertolis, atleta primierotto della Nazionale italiana di orienteering, che lavorava a Stoccolma come ingegnere, venuto a mancare ieri sera all'ospedale di Chengdu in Cina, dove era ricoverato in seguito a un grave malore accusato durante la gara d'esordio dei World Games. La sua scomparsa, cosi' improvvisa e dolorosa, lascia un vuoto profondo in chi lo ha conosciuto e apprezzato, sia come atleta che come persona". Così il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e l'assessore provinciale allo sport Mattia Gottardi, esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia di Mattia Debertolis.
Il sindaco di Primiero San Martino, Daniele Depaoli, ha affermato, "il primo pensiero che viene è ovviamente una grande vicinanza alla sua famiglia, alla mamma e al papà, al fratello e alla compagna, perchè si fa fatica a capire come possano succedere queste cose" e ricordato, "io l'ho allenato, quando era bambino a calcio, le sue doti lo hanno spinto verso l'orientamento, l'hanno portato ovviamente a specializzarsi su quella disciplina, ma me lo ricordo molto bene, era un buon giocatore di calcio e faceva le partite con la squadra locale del Primiero".