T rent'anni e 9.268 puntate di cui oltre mille monografiche. Sono i numeri di Blob, il programma di Raitre che smontando e rimontando la tv, accostando arditamente alto e basso, dal 17 aprile del 1989 scandisce e riassume quotidianamente la storia del Paese, pescando il suo materiale dalla tv, dal cinema da riprese autoprodotte e, da un po', anche dal web.
Per celebrare degnamente l'anniversario il direttore di Raitre Stefano Coletta ha ideato cinque appuntamenti speciali, riassunti nel titolo 'Blob 30' presentati ieri in Rai in una conferenza stampa che è stata anche una festa di compleanno, con tanto di torta finale, dedicata al programma cult, ai suoi inventori Angelo Guglielmi ed Enrico Ghezzi (sommersi di applausi) e a chi su Blob c'è finito molto spesso, come Sandra Milo, Alba Parietti, Franca Leosini e Furio Colombo.
Tutti in posa dietro alla torta, dopo la proiezione di clip cult del programma, da quella dedicata alle papere delle 'Signorine buonasera' a quella con Aldo Biscardi che storpia all'infinito "Champions league" in "Giempionslig" fino al filmato di Bin Laden tra le montagne con il sottofondo musicale del ritornello "Heidi ti sorridono i monti".
La celebrazione tv del programma cult ("Guglielmi ha ci ha consegnato una rete straordinaria, e Blob è una certezza di Raitre", ha chiarito Coletta) parte domenica 14 aprile, con una seconda serata dedicata alle origini e ai momenti cruciali di Blob, dove Enrico Ghezzi, che lo inventò con l'altro critico cinematografico Marco Giusti e che lo anima ancora adesso, condividerà storie e curiosità del programma.
Verranno trasmessi brani de 'La verifica incerta' film dadaista del '64, indicato come fonte ispiratrice del concepimento di Blob. Durante la conferenza stampa Ghezzi ha raccontato di aver lanciato la spericolata idea di un evento con la proiezione di tutte le trentennali puntate: "Non l'abbiamo fatto per indolenza, io ho profuso l'idea: servirebbero 94 giorni, ma sarei contento di farlo". Per Ghezzi quelli di Blob sono stati finora "trent'anni vissuti spregiudicatamente".
"Psicotico, anarchico e poco controllabile"
Ghezzi ha spiegato che Blob "è una delle storie più intense che si possono trovare nella vita quotidiana perché ha il pregio enorme di essere un antidoto a se stesso. Non c'è più il codice tempo ma il codice spazio lasciato all'interpretazione di ognuno. Quello che sembra scontato non lo è, e fortunatamente è un gioco, l'elemento più rimproverato e anche il pregio di Blob".
Dopo la prima celebrazione del 14 aprile Blob verrà festeggiato anche nel giorno del suo compleanno, il 17 aprile: invadera' il palinsesto di Raitre con dieci clip cult, che puntano a sottolineare la presenza fondamentale del programma in questi anni. Il 13 giugno, poi, alle 23,20 andrà in onda una puntata speciale di Blob, con tutti i personaggi della politica italiana degli ultimi trent'anni, e tutti i mesi estivi, con l"estate di Blob" saranno caratterizzati dalla riproposizione e dalla rielaborazione della sua storia trentennale, nelle puntate quotidiane o in quelle speciali del weekend.
Anche 'Fuori Orario', l'altra creatura tv di Ghezzi, durante l'estate dedicherà sei notti al trentennale di Blob. Per il direttore di Raitre Coletta si tratta di una celebrazione a un programma di cui si è nutrito: "Di fronte alle immagini di Blob tanti meccanismi teorici sono inutili" ha detto, chiarendo che "la Raitre ideata da Guglielmi ha avuto da parte dei direttori che sono venuti dopo di lui la coerenza di difendere Blob contro tutto e tutti. Blob si è sempre adeguato ai tempi, non è rimasto un' ideazione anni Ottanta, ma c'è dentro tutto. Rispetto al banale pretesto della rilettura di quello che è già stato raccontato in tv, dal punto di vista semiotico e psicanalitico, è una creatura psicotica, che ricicla materia già esistente e ce la offre con più interpretazioni. È anarchico, poco controllabile, e supera ogni materia costituita".
Nascita di un mito
"Non esiste un altro programma nel panorama mondiale che possa dare un'idea della tv come Blob. Noi facevamo la tv e anche l'oltraggio alla tv". Così, al suo arrivo in viale Mazzini, il neo novantenne Angelo Guglielmi, direttore di Raitre dal'87 al '94, ha definito la punta di diamante del suo pacchetto di trasmissioni cult, da Chi l'ha visto a "La tv delle ragazze" passando per "Avanzi".
In realtà il merito di Blob va, in parte, a suo figlio Carlo. È stato lui, ha raccontato, che un giorno di trent'anni fa gli ha detto: "Il Manifesto ha una rubrica, "Il mattinale" che raccoglie le frasi più importanti dei fondi dei vari giornali, perché non fai qualcosa del genere anche tu?". L'allora direttore ne parlò con Enrico Ghezzi, che gli rispose "Non preoccuparti, entro trenta giorni ti farò una proposta".
E quella proposta era, appunto Blob, "nata da uno spunto che era molto lontano dal risultato", ha chiarito Guglielmi: "Blog è il mito, tollera che le persone si divertano a vedere tv, ma è anche severissimo: li avverte, li sfotte, assume un ruolo più alto di quello della semplice tv. E, lo dico anche per incoraggiare i creativi Rai a non disperare, è molto ripetitivo".
Ricordando che Blob è una delle poche parole televisive entrata nel linguaggio, Guglielmi ha ringraziato quindi la trasmissione di Raitre e Ghezzi "per aver dato vita a questo ultimo immortale". Ha paragonando la trasmissione a un mito tv e ricordando che oggi tra computer e smartphone si sta davanti alla tv molto più delle sei ore al giorno stabilite dalle statistiche, ha descritto la sua creatura come "una trasmissione che faceva una dichiarazione d'amore tv nascondendo ironia, sospetto e critica. Il nostro impegno più costante era il divertimento. Per fortuna da trent'anni c'è Blob che ci sfotte, ci prende per il sedere, con la malizia di farci sorridere come una barzelletta".