È morta Marie Fredriksson, voce dei Roxette
- Marie Fredriksson
È morta a 61 anni Marie Fredriksson, la voce del duo svedese dei Roxette. Lo ha reso noto su Facebook l'account ufficiale del gruppo postando un'immagine dallo sfondo nero con la scritta 'Marie Fredriksson 1958-2019'. La cantante dal 2002 combatteva contro un tumore al cervello.
La malattia era stata diagnosticata quando, scivolata nel bagno di casa, la cantante si era procurata un’emorragia cerebrale.
La sua attività artistica, però, non si era fermata con la malattia. Dopo tre anni di cure, nonostante qualche acciacco, aveva ricominciato ,ma la musica nel frattempo era cambiata e il successo riscontrato con Roxette, in coppia con Per Gessle, non era stato replicato.
Un successo planetario il loro, partito nel 1988 dalla Svezia, non esattamente patria di grandi rockstar. In quegli anni associare la Svezia alla musica richiamava subito alla mente gli ABBA. Ma i Roxette con gli ABBA non c’entravano granché; era tutto il movimento pop/rock svedese in quegli anni a essere particolarmente ispirato. Era come se quella nicchia scandinava, mettendo da parte naturalmente la leadership di Usa e Gran Bretagna, avesse assimilato e compreso appieno il sound del momento. Un rock melodico di inizio anni ’90, quando le sperimentazioni tech degli anni ’80 venivano archiviate (per poi tornare di moda oggi in salsa vintage) e loro, gli svedesi, sembravano avere nel sangue l’affascinante freddezza di quel mood.
Ace Of Base, Rednex, The Cardigans, Alcazar, The Ark; in un fortunato decennio la Svezia produce alcune realtà che in qualche modo riusciranno ad affermarsi in maniera più o meno fortunata e duratura. Ma nessuno di loro è come i Roxette.
La loro fortuna comincia quasi per caso nel 1988, due anni dopo la fondazione del duo, quando Dean Cushman, studente americano in visita in Svezia fa ritorno in patria con in valigia un album che lo ha folgorato: “Look Sharp!”. Convince la stazione radiofonica KDWB 101.3 FM ad ascoltarlo e passarlo e i Roxette diventano un fenomeno planetario.
Da quel disco vengono estratti i singoli “Listen to Your Heart” e “The Look”, che raggiungono entrambi la vetta della classifica Billboard, dando così il La al respiro internazionale della band. L’album della consacrazione si intitola “Joyride” e contiene perle di quel loro rock così particolare, una sorta di indie scandinavo con evidenti influenze del pop tedesco, come la stessa “Joyride”, “Hotblooded” e la romanticissima “Fading Like a Flower (Every Time You Leave)”.
Siamo nel 1991, i Roxette sono supportati dalla EMI, ai tempi la più importante casa discografica del mondo, e non li ferma più nessuno; vengono anche ospitati al Festival di Sanremo in qualità di ospiti internazionali. Passano tre anni e sono sulla cresta dell’onda, “Crash! Boom! Bang!” il nuovo album, registrato in parte a Capri, viene accolto con entusiasmo, a guidarne il successo il singolo “Sleeping in My Car”, che finisce in heavy rotation sulle piattaforme televisive dedicate ai video musicali e anche sul palco del Festivalbar.
I Roxette sono una band vera, su questo non c’è dubbio, prova ne è che arrivati al 1999 con quattro dischi alle spalle e diversi tour mondiali, scelgono di azzardare con un album che si discosta dai precedenti, lo intitolano “Have a Nice Day”.
Il pop/rock di matrice sempre melodica lascia spazio ad un uso più evidenziato di suoni synthpop e dall’album vengono estratti due singoli che andranno a completare la collana di successi prodotti dalla band: “Wish I Could Fly” e “Salvation”. La band ha fatto un passo in avanti adattandosi ad un sound più contemporaneo, nonostante ciò il successo tende a calare. Nel 2001 esce l’ultimo album sotto l’ala della EMI, “Room Service”, che passa quasi inosservato. Poi l’11 settembre del 2002 l’incidente a Marie, la diagnosi, le cure e i tempi discografici che non stanno di certo lì ad aspettare.
Non sarà la fine definitiva dei Roxette che, tra progetti solisti e reunion, proseguiranno nella pubblicazione di altri album e nella realizzazione di altri tour, nessuno però che possa competere con l’illuminazione mostrata nei primi. La situazione ovviamente degenera una decina di anni dopo, quando Marie si aggrava e non è più in grado di seguire i Roxette in giro per il mondo.
Nel 2017 Per segna la fine del progetto annunciando che, a causa delle condizioni di salute della sua compagna di avventura, i Roxette non incideranno più alcuna canzone.