AGI - Un semplice esame del sangue, basato sulla biopsia liquida, un test di routine per la diagnosi dei tumori, potrebbe anticipare la diagnosi in quattordici tipi cancro, consentendo ai pazienti di ricevere trattamenti in stadi tumorali più precoci, dove vi sono maggiori probabilità che questi rispondano positivamente. Lo rivela uno studio guidato da Jagpreet Chhatwal, del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School, pubblicato su CANCER.
La ricerca ha utilizzato un modello di simulazione per valutare l'effetto dell'integrazione di un test annuale di diagnosi precoce multi-cancro basato su un singolo prelievo di sangue nelle cure standard negli Stati Uniti.
I risultati del modello sono significativi: l'aggiunta di un test di diagnosi precoce multi-cancro porterebbe a un forte spostamento delle diagnosi verso gli stadi più precoci, che hanno maggiori probabilità di risposta ai trattamenti.
Il risultato più rilevante è la diminuzione del 45% delle diagnosi di Stadio IV, metastatico, dove i tassi di sopravvivenza sono più bassi. I dati hanno mostrato un aumento sostanziale delle diagnosi negli stadi iniziali, quali I, II e III. Attualmente, lo screening di routine è raccomandato solo per circa quattro tipi di cancro. Lo studio offre un approccio rivoluzionario consentendo lo screening simultaneo di più tipi di cancro, individuandone quattordici, che rappresentano quasi l'80% dell'incidenza e della mortalità per cancro.
Le maggiori riduzioni assolute delle diagnosi di Stadio IV si verificherebbero nei tumori del polmone, del colon-retto e del pancreas. In sintesi, i ricercatori concludono che i test ematici multi-cancro "potrebbero rappresentare una svolta per il controllo del cancro", migliorando potenzialmente la sopravvivenza grazie all'identificazione dei tumori prima che si diffondano.