Roma - Un tribunale di Gerusalemme ha condannato al carcere tre giovani palestinesi, per attacchi all'arma bianca contro cittadini israeliani. Fra questi vi e' anche un 14enne, coinvolto in una delle vicende piu' controverse che hanno caratterizzato le violenze della Terza intifada (o "intifada dei coltelli"). L'Autorita' palestinese e attivisti pro diritti umani hanno criticato con forza la sentenza, sottolineando che ai minori di eta' non andrebbe inflitto un periodo detentivo cosi' lungo.
Ahmed Manasra, 14 anni, e' stato condannato a 12 anni di carcere con l'accusa di tentato omicidio di due cittadini israeliani di 20 e 12 anni. Egli aveva solo 13 anni nell'ottobre del 2015, al momento dell'attacco avvenuto nell'insediamento ebraico di Pisgat Zeev, a Gerusalemme est.
Egli - scrive l'agenzia Asianews - ha agito assieme al cugino 15enne Hassan, colpito a morte dai proiettili delle forze di sicurezza israeliane nel corso dell'assalto. I due coloni accoltellati nell'assalto hanno riportato gravi ferite.
Il giovane Ahmed dovra' pagare anche una multa di 80mila shekels (21mila dollari) di risarcimento alla vittima maggiorenne e 100mila shekels al minorenne.
L'avvocato del giovane palestinese - che si e' proclamato innocente dichiarando di non aver colpito le vittime e ora sta affrontando un percorso di riabilitazione - ha gia' annunciato ricorso contro la sentenza.
In una vicenda analoga, sempre ieri i giudici hanno condannato un 15enne e un 17enne di origini palestinesi a 11 anni di prigione per aver accoltellato un ebreo nella Citta' Vecchia a gennaio.
Dall'ottobre scorso, dopo una serie di provocazioni di ebrei ultra-ortodossi che sono andati a pregare sulla Spianata delle moschee all'indomani dello Yom Kippur e del Sukkot, si sono moltiplicati incidenti e scontri in Israele e nei territori palestinesi.
La spirale di attacchi e violenze e' sfociata nella cosiddetta "intifada dei coltelli", una striscia di sangue in cui sono morti 238 palestinesi, 36 israeliani, due americani, un giordano, un sudanese e un eritreo.(AGI)