Si apre l'era del consumo digitale consapevole e autonomo.
La Federconsumatori considera straordinariamente importante la sentenza con cui la corte di Giustizia Europea, sovvertendo una delibera del 2000, si riappropria della sovranita' dell'Europa nella gestione dei dati dei consumatori.
I grandi imperi della Rete ora devono negoziare la gestione e il movimento dei dati che ricavano dall'azione dei consumatori. Non basta assicurare l'uso corretto. Bisogna, circostanza per circostanza, dettagliare e concordare le singole modalita' di gestione dei dati e la tipologia dei servizi.
Questo principio conferma che la "semplice" necessita' di accedere alla rete, che e' ovviamente un diritto di cittadinanza, come afferma la recente Carta della Rete elaborata dalla Commissione Rodota', non e' piu' sufficiente. La rete oggi e' uno spazio pubblico ingombro di potentati che mirano ad interferire con la liberta' e l'autodeterminazione dei cittadini utenti.
Bisogna aprire un'attenta riflessione sulle modalita' di confronto e negoziazione delle forme di intelligenza artificiale che stanno crescendo e concentrandosi in poche mani.
Il ruolo di un consumo critico e consapevole, lo ricordiamo anche ai legislatori italiani che stanno elaborando nuovi strumenti di intervento, e' l'unica garanzia per riportare la rete alla sua vocazione di trasparenza e liberta'.
7 ottobre 2015