Roma - "Questo convegno rappresenta un momento di sinergia tra questi due grandi paesi, dopo gli incontri tra il premier Matteo Renzi e il presidente Hassan Rouhani". Daniela Sbrollini, presidente della nuova Associazione parlamentare di amicizia tra Italia e Iran, ha aperto i lavori del convegno sul welfare Italia-Iran. Un modello di cooperazione', a cui hanno preso parte Fatemeh Hashemi Rafsanjani, Presidente della Fondazione Benefica per le Malattie Speciali, e l'ambasciatore iraniano a Roma Jahanbakhsh Mozaffari. La presidente Sbrollini ha sottolineato l'importanza del dialogo "per far capire le nuove aperture dell'Iran verso il mondo esterno dopo la fine delle sanzioni".
Fatemeh Hashemi Rafsanjani ha auspicato che si apra "una nuova stagione di cooperazione per portare avanti nuovi rapporti". "La prima volta venni a Roma quando avevo 14 anni - ha raccontato - e mio padre ci disse che doveva essere un viaggio di conoscenza. In Italia mi colpirono due aspetti: la cultura e le infrastrutture". Quanto al suo impegno nella sua fondazione, ha riferito di aver incontrato una delegazione parlamentare, sei mesi fa, concentrandosi sui temi della sanita' pubblica. "La colonna portante del nostro impegno - ha sottolineato - e' la prevenzione, anche a livello prenatale e pediatrico, tema su cui l'Italia e' all'avanguardia. Inoltre e' importante la conoscenza, l'informazione. Fondamentale poi e' l'accesso universale alle terapie".
Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, ha fatto presente che "gli accordi siglati sono il segno della collaborazione tra i nostri paesi, che non e' mai cessata ma e' ora piu' intensa di prima. Per noi l'Iran e' un partner strategico: per motivi culturali e per motivi geopolitici. L'Iran e' infatti leader in una zona importante politicamente ma spesso instabile. Il rapporto tra Italia e Iran e' stato sempre fruttuoso: un Iran forte partner delle potenze mondiali aiuta la situazione nella ricerca di equilibrio. Ovviamente ci sono anche risvolti economici in questo dialogo, ci sono prospettive di crescita reciproca. Tra amici, poi, ci possiamo dire che ci aspettiamo nuovi passi avanti nel campo dei diritti civili. Ma la vera sfida e' nella reciproca conoscenza, dalla cooperazione con l'Iran possono venire benefici per la pace in tutta la zona". Il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio ha poi ricordato che "i rapporti tra i nostri Paesi sono stati particolarmente vivi anche durante le sanzioni. Gli studenti in Iran sono oltre quattro milioni e mezzo, un numero nettamente superiore a quello dell'Italia". Gaudio ha citato i 25 accordi gia' siglati a livello scientifico e universitario, quanto al tema della salute, "l'Iran ha messo in campo una riforma con principi cardine simili a quelli dell'Italia a partire dall'universalismo delle cure. Il futuro e' nelle mani dei nostri giovani e nella caduta delle barriere".
Ma anche lo sport e il suo ruolo nel dialogo fra paesi e' stato al centro del convegno. Bruno Molea, deputato e Presidente Nazionale dell'Associazione Italiana Cultura Sport ed esponente del consiglio nazionale del Coni, ha annunciato una nuova missione in Iran in autunno, ed ha sottolineato come attraverso lo sport "si possono costruire ponti per un mondo piu' aperto. Anche lo sport ha una sua funzione nei rapporti tra Paesi, abbiamo anticipato quel che e' successo nel riavvicinamento tra i nostri Paesi, lo sport ha aiutato a superare barriere che sembravano insormontabili".
Nel concludere il convegno, Daniela Sbrollini ha annunciato che l'Associazione ha gia' ricevuto un invito per una visita a Teheran, ed ha fatto presente come il suo impegno sia di "favorire gli scambi, aiutando i modelli di imprenditoria sana che vuole avere relazioni con l'Iran. Il nostro obiettivo e' puntare su societa', cultura e cooperazione, partendo anche dal welfare, per aprire un nuovo terreno di confronto e di dialogo. Vogliamo creare una sinergia vera per abbattere steccati e pregiudizi verso un paese che conosciamo ancora poco, migliorando le potenzialita' e gli interscambi, culturali oltre che economici". (AGI)