Il Cairo - L'autorita' che gestisce la zona economica speciale del Canale di Suez (Sezone) e la Banca commerciale internazionale (Cib) hanno firmato oggi un accordo per aumentare l'efficienza dell'area commerciale, garantendo un numero maggiore di strutture. Lo rende noto un comunicato ufficiale ottenuto da "Agenzia Nova", precisando che l'accordo consentira' alla Cib di non avere problemi con gli investitori stranieri e locali nella gestione delle questioni finanziarie. Inoltre, l'accordo consentira' di effettuare studi di fattibilita' e fornire tutti i servizi bancari necessari. "Questo accordo testimonia l'acume dell'autorita' Sezone nel voler fornire agli investitori i migliori servizi bancari e di logistica", si legge nel comunicato. Nella nota viene precisato che "l'accordo di oggi non e' esclusivo e che altre banche possono cooperare con la Sezone per poter fornire piu' strutture e servizi per snellire i vari processi degli investitori". Nell'agosto del 2015 agosto le autorita' egiziane hanno inaugurato il raddoppio del Canale di Suez presentato dal presidente egiziano al Sisi come "il dono dell'Egitto al mondo". Al Sisi ha stabilito che circa 460 chilometri quadrati intorno al Canale di Suez costituiscono una zona economica speciale (Sezone). Il provvedimento presidenziale prevede l'istituzione di un'autorita' indipendente abilitata a rilasciare permessi per gli investitori in modo da aggirare gli ostacoli burocratici e semplificare i vari processi a carico degli investitori secondo una nuova legge di investimento. L'autorita' e' composta da rappresentanti di diversi ministeri, tra cui il ministero della Difesa. Gli scambi commerciali e gli affari nella zona economica speciale sono diversi dal resto del paese e prevedono esenzioni fiscali e doganali speciali. Gli obiettivi della creazione di una zona economica speciale sono creare opportunita' di lavoro ed incoraggiare gli investimenti. Nel corso di una dichiarazione diffusa lo scorso 2 agosto, il presidente egiziano che lo sviluppo del Canale di Suez e' "un pilastro dell'economia nazionale egiziana". Secondo il governo egiziano, le entrate nette derivanti dal transito delle navi sarebbero dovute aumentare del 259 per cento con il raddoppio della via d'acqua. Tuttavia sono ammontate nell'anno fiscale 2015/2016 a "solo" circa 5,5 miliardi di dollari nel 2016. Si tratta di numeri ben al di sotto delle attese, considerato che il presidente egiziano al Sisi aveva annunciato la scorsa estate che il raddoppio del Canale di Suez avrebbe generato oltre 13,2 miliardi di dollari l'anno. Gli scarsi risultati hanno costretto le autorita' a diminuire il nolo di transito del 45 per cento per le super petroliere provenienti dall'America diretti nel Golfo Persico. Il provvedimento e' in vigore gia' dal 24 luglio e restera' valido per un periodo di sei mesi in via sperimentale, e potrebbe essere ulteriormente esteso. (AGI)