(AGI) - Tripoli, 8 feb. - Doveva essere annunciao tra oggi e domani il nuovo governo libico di transizione ma l'ostacolo che sta rallentando tutto resta sempre lo stesso: chi dovra' guidare il dicastero della Difesa - cui ambisce il generale Khalifa Haftar, sostenuto con forza dall'Egitto - tra i 12 ministri del nuovo governo "ristretto" di unita' nazionale. I media libici riferiscono che a Skhirat, in Marocco, dove il premier incaricato Fayez al Sarraj e gli altri vicepremier stanno cercando di trovare un'intesa, non si trova l'accordo sul nome di alcuni ministri chiave.
Il vicepremier Ali Gitrani, ha nuovamente minacciato di uscire dal governo. Gitrani proviene dalla Cirenaica e porta avanti le istanze del generale Haftar, il quale vorrebbe che la responsabilita' della Difesa resti nelle mani sue e del presidente del parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, in qualita' di capo delle forze armate. Haftar e Gitrani si rifiuterebbero in particolare di accettare l'articolo 8 dell'accordo sul nuovo governo di unita' nazionale, che prevede l'affidamento al Consiglio di presidenza delle funzioni di comando supremo dell'Esercito libico, inclusa la nomina dei vertici delle Forze di sicurezza. Non a caso prima di recarsi a Skhirat, al Sarraj si e' recato ad al Maraj per parlare direttamente e da solo con Haftar, attirandosi le critiche dei politici di Tripoli. (AGI)
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