(AGI) - Milano, 7 ott.- Nel carcere di Sondrio aprira' "A mani libere", un pastificio "per consentire agli ospiti dell'istituto di impegnarsi in una vera attivita' lavorativa". Con la consegna, ieri, dei macchinari del laboratorio alimentare il progetto nato nel 2013 e' in dirittura d'arrivo. Elaborato in collaborazione tra la Provincia di Sondrio e la Direzione del carcere, immaginando che una vecchia autorimessa inutilizzata potesse divenire, invece, un prezioso spazio per impiantare un'attivita' lavorativa "un segno tangibile per togliere i detenuti dall'ozio involontario, permettere loro di aiutarsi e aiutare le proprie famiglie e favorire il loro percorso di reinserimento sociale". Nell'ottica di mantenere aperta l'interlocuzione tra carcere e territorio, il Provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria, Luigi Pagano, sottolinea come il lavoro sinergico tra le due realta' sia, prima che un dovere normativamente stabilito, assolutamente indispensabile se si vogliono raggiungere risultati efficaci. "Non e' stato un cammino semplice - si legge in una nota del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia - tante le difficolta' da superare e prima fra tutte quella di individuare un settore produttivo che avesse in se' la vocazione sociale e si ponesse anche come ponte, legame tra carcere e societa' esterna guardando alle espressioni tipiche del territorio". La scelta, alla fine, e' stata quella di creare un pastificio "un forte elemento di novita' in una piccola realta' come la nostra - sottolineano gli operatori dell'Istituto di via Caimi - e una concreta possibilita' per acquisire competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro". E la cooperativa Ippogrifodi Paolo Pomi, sollecitata dal direttore, Stefania Mussio e dai suoi collaboratori, l'educatore Tevere Maellaro, il comandante della Polizia Penitenziaria Somma, ha raccolto volentieri l'invito a elaborare un piano di lavoro per la concreta fattibilita' del progetto. E' cosi' iniziata la riconversione dei locali e la ricerca di partners che potessero collaborare alla messa in opera del progetto e Sondrio ha risposto all'appello con entusiasmo tanto che nell'aprile 2016 alla direzione e alla coop Ippogrifo si sono uniti Gritti per Confartigianato, Dell'Acqua la Fondazione Pro Valtellina e Cioccarelli per la Bim Adda sottoscrivendo un protocollo d'intesa per realizzare un'attivita' "attraverso la quale i detenuti potessero fare per davvero, realizzando prodotti all'interno per destinarli al territorio, convinti del valore dell'iniziativa come ulteriore strumento di dialogo con la citta'". Anche il nome scelto per il pastificio e' simbolico, "A mani libere", due semplici parole che racchiudono i valori, le idee, le finalita' che lo hanno visto concepire. Al piu' presto il laboratorio sara' completato e pronto per iniziare la produzione. La Direzione del carcere e tutti i partners si stanno gia' preparando per l'inaugurazione con Don Ferruccio Citterio, cappellano dell'istituto, che battezzera' la nascita. (AGI)
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