(AGI) - Genova 26 ott - Per aggiudicarsi gli appalti dei lavori per il Terzo Valico genovese gli imprenditori non pagavano soltanto tangenti, ma offrivano anche prestazioni con escort. E' quanto emerso dalle carte dell'inchiesta della guardia di finanza e della procura di Genova che ha portato all'esecuzione di 14 misure cautelari. Secondo gli investigatori, la gara di appalto dei lavori per la galleria Vecchie Fornaci sarebbe stata assegnata a due societa', la Europea 92 e la Cipa spa in cambio di serate con prostitute oltre che mazzette. In particolare, si legge nell'ordinanza, "Ricci Marciano nella qualita' di amministratore di fatto della societa' Europea 92 Spa organizzava e pagava un incontro tra Giulio Frulloni e una escort e successivamente gli prometteva l'organizzazione di un analogo incontro affinche' Frulloni, in qualita' di coordinatore costruzioni del consorzio Cociv, aiutasse la societa' Europea e CIPA Spa a vincere la gara ad inviti indetta dal Cociv per l'appalto dei lavori di costruzione della galleria Vecchie Fornaci". L'inchiesta e' partita nel 2014 e si e' avvalsa anche di intercettazioni telefoniche e ambientali. In un caso la guardia di finanza ha documentato la consegna di una tangente da 10 mila euro nella sede di Cociv da parte di un imprenditore verso un alto dirigente del Consorzio. L'imprenditore intercettato commenta "missione compiuta, secondo indicazioni ricevute". "I proventi della corruzione sono stati innanzitutto denaro contante e avevamo anche prestazioni di escort - ha detto Maurizio Cintura, comandante del nucleo di polizia tributaria - In ogni caso, nell'ipotesi della concussione, avevamo l'imposizione del sistema di aziende in subappalto". (AGI)
Ge4/Mav