(AGI) - Trieste, 6 ott. - Si e' tenuta la terza riunione del Tavolo tecnico costituito dalla Regione per approfondire la tematica della contaminazione di alcune aree verdi a Trieste e composto da rappresentanti della stessa Regione, di Provincia e Comune, dell'Azienda sanitaria universitaria integrata e dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. Quest'ultima ha presentato i risultati di tutte le analisi eseguite sui campioni di terreno prelevati nel periodo gennaio/maggio 2016. Il Tavolo ha preso atto che le analisi confermano la prima ipotesi della presenza di una contaminazione diffusa in ambito metropolitano. In altre parole, l'inquinamento rilevato non pare riconducibile ad una singola sorgente, ma ad una pluralita' di cause (traffico, riscaldamento domestico, attivita' produttive, ecc.). I dati hanno altresi' evidenziato, e questa e' una novita', la presenza di alcuni metalli, ascrivibile alle caratteristiche proprie e naturali del territorio triestino (per esempio, alluminio, ferro, cadmio, cromo) e cio' significa che non tutti i metalli trovati sono dovuti esclusivamente alle attivita' umane, almeno nella misura rilevata. Il Tavolo ha dato atto che il quadro analitico conferma la congruita' delle misure di precauzione adottate dal Comune e gia' esaminate nella precedente riunione del Tavolo stesso. Infine, e' stato preso atto con soddisfazione che l'Istituto Superiore di Sanita' ha gia' confermato la disponibilita' a portare il proprio contributo, per approfondire gli aspetti sanitari della vicenda. Inoltre, e' stato comunicato che la Giunta regionale, nella seduta di venerdi' scorso, ha incaricato l'Universita' di Trieste di fornire il proprio contributo tecnico-scientifico nella predisposizione del Piano di Gestione dell'inquinamento diffuso. I lavori sono stati aggiornati a meta' novembre, quando sara' possibile avere la presenza a Trieste di un qualificato rappresentante dell'Iss. (AGI)
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