(AGI) - Napoli, 10 ago. - Da una prima ricostruzione, le indagini della polizia sul duplice ferimento avvenuto nel primo pomeriggio nel rione Traiano, a Napoli escluderebbero che il diciannovenne e la giovane fossero nel mirino dei sicari. Al vaglio degli investigatori della questura di Napoli, infatti, ci sarebbero l'ipotesi che il bersaglio fosse qualcun altro, mancato dai proiettili esplosi, o che si trattasse di un'azione intimidatoria, un avvertimento nei confronti di qualcuno dei pregiudicati che abitano in via Marco Aurelio. Il rione Traiano e' definito da tempo, da inquirenti e forze dell'ordine, una zona "calda" dove alcuni gruppi criminali si starebbero contendendo, anche a colpi di mitra, il controllo dei traffici illeciti attivi nella zona, tra cui lo spaccio di droga, E non si puo' escludere che anche l'episodio di oggi possa inquadrarsi in questo scontro. Sparatoria in cui sono rimasti feriti Anna P., di 24 anni, mentre era intenta a stendere i panni al balcone della sua abitazione, raggiunta da un frammento di proiettile ad una gamba, e Valentino E., entrambi incensurati, colpito al torace, anch'egli da un frammento di proiettile. I due sono attualmente ricoverati all'ospedale "San Paolo", lui in prognosi riservata, dopo essere stato sottoposto ad intervento chirurgico, lei dichiarata guaribile in 10 giorni ma tenuta sotto osservazione. Sono stati i familiari della donna a soccorrere anche Valentino E., che era giunto in via Marc'Aurelio in sella al suo ciclomotore, ed a trasportarli entrambi al pronto soccorso. Dalle dichiarazioni fatte agli investigatori i feriti non sarebbero stati in grado di di dare dettagli di rilievo per ricostruire la dinamica della sparatoria e sul posto, al sopralluogo, oltre a rinvenire tre proiettili, calibro 9x21, gli agenti non hanno potuto raccogliere ulteriori testimonianze. Gli spari sono avvenuti davanti ad una caffetteria, chiusa da giorni per ferie. Rintracciato il titolare, i poliziotti hanno eseguito un'ispezione all'interno del locale e, come all'esterno, non c'erano tracce di proiettili. Interrogato, il commerciante sembra che abbia dichiarato di avere subito minacce o ritorsioni. La polizia e' anche impegnata ad accertare un eventuale collegamento tra l'episodio di oggi e quello relativo all'arresto in precedenza di un noto pregiudicato, domiciliato anch'egli in via Marco Aurelio, insieme ad altre due persone, una di via Tertulliano, l'altra di via Catone, di cui uno "scissionista" del clan Petrone-Puccinelli, per porto e detenzione abusiva di armi da fuoco. (AGI)
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