(AGI) - Pescara, 1 ago. - "La costruzione di un'Europa unita rimane un percorso straordinariamente complesso e doloroso. Nonostante i progressi, vi sono fasi di arresto e di regressione e sfortunatamente stiamo assistendo al declino dell'Europa. E' giunto il momento di reagire". Lo ha detto oggi a Pescara l'ex primo ministro del Belgio e sindaco di Mons Elio Di Rupo intervenendo alla prima giornata dell'evento "La memoria di Marcinelle" promosso dalla Regione Abruzzo per commemorare i caduti di Marcinelle. Presente, tra gli altri, anche la principessa Astrid del Belgio. "Dagli anni '80, ha proseguito Di Rupo parlando davanti al presidente della Regione Luciano D'Alfonso, l'Europa ha messo da parte il proprio spirito originale a favore della deregolamentazione economica e della competizione globale. Un'ideologia cosi' aggressiva ha finito con lo spaventare le persone e, a causa della pressante austerita', oggi un gran numero di cittadini prova indignazione" e i lavoratori, che dovrebbero essere "tutelati, sono sempre piu' precari". Parlando della realta' di oggi ha aggiunto che "anziche' garantire un'assistenza sociale adeguata, l'Europa, attacca e rende piu' fragili i sistemi esistenti" e si registra "l'abbandono dell'Europa delle classi popolari, che in tutta risposta finiscono con l'abbracciare movimenti populisti e nazionalisti". In sostanza "si verifica che l'Europa non fa piu' sognare". Per Di Rupo occorre "tornare all'essenza del progetto europeo originale, fondato sulla solidarieta', sulla collaborazione, sugli scambi e sull'arricchimento reciproco. L'Europa e' ancora in tempo per uscire dall'impasse e rinnovarsi insieme ai suoi abitanti" ma "deve rinunciare all'austerita' e alle politiche che fanno soffrire i cittadini" che vanno "coinvolti in progetti ambiziosi. Deve investire in modo massiccio in formazione, ricerca, cultura e innovazione, incrementare il sostegno per servizi pubblici efficienti, mettere la sua straordinaria forza al servizio dei piu' fragili, proteggerli, aiutarli a risolvere i problemi, a farli emancipare. E' questa l'Europa solidale e generosa che domani potra' ottenere l'appoggio da tutti gli europei". Concludendo ha lanciato un appello "a tutti i politici d'Europa" dicendo loro: "Impegniamoci insieme verso cio' che desideriamo veramente. Ridiamo la speranza agli europei presentando un nuovo progetto economico e sociale. E' cosi' che renderemo onore ai pionieri come i nostri genitori o nonni, che hanno tanto sofferto per offrirci una vita migliore". Il suo pensiero e' stato rivolto anche ai "minatori italiani che, per noi, saranno sempre motivo di orgoglio e di cui ne decantiamo la gloria". (AGI)
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