Un 'sorso' di Montepulciano per il Pd, anche Bonaccini blinda Schlein

Paolo Molinari
Francesco Fotia / AGF - Elly Schlein e Stefano Bonaccini

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I 5 Stelle, "no a fughe in avanti sulla leadership"

Visto dai Cinque Stelle, il discorso sulla leadership appare "prematuro" rispetto alla necessità di lavorare sul programma per l'alternativa. Una fuga in avanti che, osserva una fonte parlamentare M5s, riguarda equilibri interni del Pd nei quali il partito di Conte non interviene.

La richiesta di utilizzare la forza del Pd

Ma all'offerta sulla candidatura della segretaria, gli esponenti che si sono avvicendati sotto al tendone di Montepulciano hanno però aggiunto la richiesta di "utilizzare di più la forza del Pd", a partire da iscritti e dirigenti nei territori. Una richiesta ribadita da Andrea Orlando: "Nei partiti politici, quelli che non sono promanazione di un singolo, come ha spiegato bene ieri anche Elly Schlein, i programmi sono il frutto di una discussione e di un coinvolgimento anche perché ai nostri iscritti non possiamo chiedere soltanto di fare le campagne elettorali".

Il programma del Pd

La segretaria, nella relazione finale tenuta domenica, non ha dato rassicurazioni sull'ultimo punto. Anzi, ha spiegato che il programma sarà costruito sì a partire dai territori, ma allargando il campo ben al di là degli iscritti del partito, confrontandosi con le realtà economiche e sociali, dalla scuola alla cultura, passando per il mondo delle professioni e del lavoro.
Poi, in un altro passaggio della sua lunga relazione, Schlein ha sottolineato: "Il pluralismo non significa galleggiare per non scontentare nessuno. Significa discutere, ascoltare tutti e poi prendere decisioni forti, nette e chiare".
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