“Ho creduto fosse mio dovere dire che di commissariamento delle Regioni non se ne parla; semmai andrebbe commissariato chi ha sottovalutato l’emergenza per settimane”. Alberto Cirio, governatore del Piemonte, non ritratta ma ritiene tuttavia che l’incidente sugli equivoci nati in merito alle parole pronunciate dal premier sulle presunte “falle” nel sistema sanitario di una o più Regioni, sia superato e chiarito.
Anche se torna a precisare che lui, difende “le competenze regionali in materia di Sanità” in quanto crede che “sia più efficace occuparsi della salute dei piemontesi da qui piuttosto che da Roma” e al tempo stesso rivendica anche “il dovere e il diritto di farlo potendo contare su un sistema efficiente: siamo stati i primi ad allestire l’unità di crisi e a montare le tende fuori dagli ospedali”. E chiosa: “Possiamo effettuare 200 tamponi al giorno. Abbiamo la situazione sotto controllo”.