Un altro banco di prova nel governo è il provvedimento sulle autonomie regionali. Che sarà oggetto del prossimo Consiglio dei ministri, l’ultimo prima del voto per le Europee (26 maggio), fissato per il 20 del mese, anche se la riunione “non è ancora ufficialmente convocata” sottolinea il Corriere in un passaggio della cronaca politica.
Ma “una cosa è certa: Matteo Salvini intende vedere progressi sulle autonomie regionali. E anche ieri, a Legnago, lo ha detto chiaro: "La parola per noi è un impegno d’onore e ci aspettiamo che tutti mantengono la parola, come per l’autonomia nel rispetto di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e dei milioni di italiani che la aspettano”. Idem per le opere pubbliche. Come andrà a finire? Ma la Lega chiede l’autonomia prima del voto. Ci sarà…? Ennesimo e terzo banco di prova.
Ieri s’era parlato di Vietnam e di guerriglia nel governo. Oggi Il Sole 24 Ore titola a pag. 3 “Divisi su tutto” e segnala “i trenta dossier della guerra fredda tra Lega E M5S”. E tra i principali ci sono, appunto, il Decreto crescita, flat tax, grandi opere, autonomia, e in mezzo “le liti” che “continuano a frenare il governo rendendo più difficili intese dopo il voto”. “Questa campagna elettorale è una cortina fumogena. Matteo Salvini e Luigi Di Maio vanno avanti nel braccio di ferro con le loro nuove bandiere” osserva il quotidiano confindustriale, che aggiunge:
“Ma all’indomani del verdetto delle europee sul terreno emergeranno le divisioni che oltre a far traballare l’alleanza gialloverde, hanno paralizzato l’azione dell’esecutivo. Sono oltre 30 i dossier su cui i due partiti di maggioranza viaggiano in direzione ostinata e contraria.E non ci sono solo quelli che quotidianamente affollano la cronaca politica. (…) Chiuse le urne Lega e M5s saranno chiamati a misurarsi subito in Parlamento su due provvedimenti – i decreti crescita e sblocca cantieri –, che dopo una lunga gestazione conclusasi solo dopo le sollecitazioni del Capo dello Stato, sono approdati alle Camere in versione light: sono state estrapolate tutte le questioni su cui è mancata l’intesa in Consiglio dei ministri”.
L'elenco comprende e spiega in dettaglio gli scontri su:
- Autonomie
- Nomine nella sanità
- Province
- Salva Roma
- Flat Tax
- Condono fiscale
- Castrazione chimica
- Spazza corrotti
- Cannabis
- Giustizia penale
- Separazione carriere
- Sblocca cantieri
- Codice appalti
- Rigenerazione urbana
- Tav Torino Lione
- Grandi opere
- Salario minimo
- Marchi storici
- Trivelle
- Economia circolare
- Zes, le zone economiche speciali
- Incentivi auto
- Alitalia
- Editoria e tv locali
- Sicurezza 5g
- Via della seta
- Chiusura dei porti
- Conflitto di interessi
- Acqua pubblica
- Europa