Un "gabinetto o comitato di crisi sotto l'egida della Commissione Ue, che poi si faccia mediatrice con i governi" per la distribuzione dei migranti. E' la proposta avanzata dal premier italiano in una lettera inviata a Juncker e Tusk. Ad annunciarlo lo stesso Giuseppe Conte che, in un'intervista al 'Fatto Quotidiano' smentisce contrasti col vice premier Salvini: "parla per noi la nostra politica, finalizzata a ridurre le partenze e dunque i morti in mare. Se poi - come confido avverrà - altri Paesi extraeuropei accetteranno di creare non hotspot ma centri di protezione per esaminare le richiesta d'asilo, i veri profughi potremo portarli direttamente noi, con corridoi umanitari, stroncando il traffico degli scafisti".
E opera di persuasione è prevista anche per i paesi di Visegrad: "sto cercando di convincerli. Perciò ho appena invitato il premier ceco a Roma". Un incontro ci sarà anche col generale libico Haftar: "in autunno organizzerò qui in Italia, una conferenza sulla Libia".
Altre cose di cui Conte ha parlato
Conte, nell'intervista ha quindi spaziato a tutto campo, dalla Rai al Decreto dignità fino alla legittima difesa.
Rai
"Dobbiamo difendere il servizio pubblico, assicurare pluralità, differenziare i canali e averne uno senza o con pochissima pubblicità. Il resto lo scriveremo in una riforma organica"
Decreto Dignità
"Abbiamo alzato l'indennità ai lavoratori licenziati illegittimamente"
Condono fiscale
"Giuro che non ci sarà"
Legittima difesa
"Non daremo incentivi a farsi giustizia da soli, ad armarsi tutti o a sostituire la difesa delle forze dell'ordine con l'autodifesa personale. Io personalmente ritengo che possedere un'arma e tirarla fuori esponga addirittura, in certe circostanze, a rischi maggiori".
Centrosinistra
"Non gioisco affatto per le difficoltà del Pd e della sinistra in generale. Un'opposizione forte aiuta i governi a sbagliare meno e li sprona a fare meglio"
I rapporti con gli alleati
"Faccio da ponte. Poi, non avendo problemi coi sondaggi, non bado alle percentuali di consenso personale"
Il curriculum
"Non ho scritto nulla che non fosse vero" ma "tornando indietro scriverei: Giuseppe Conte, avvocato".