“Prendi la bici e, con umiltà, vai a dare il tuo sostegno a Di Maio”. L’appello di Celentano a Renzi

alessandro frau
 Adriano Celentano
“Ecco cosa farei se fossi al tuo posto: prenderei la bicicletta e, da SOLO, andrei a trovare il vincitore del 4 Marzo: Luigi Di Maio. E in religiosa umiltà gli direi: eccomi qui pronto al tuo fianco per guarire l'Italia. Una mossa che spiazzerebbe persino il Papa. Non riesco e non voglio neanche pensare quali benefiche ripercussioni potrebbe avere, anche in campo internazionale, una mossa del genere. E... non voglio neanche pensare cosa succederebbe se tu non la facessi…”
 Afp -  Adriano Celentano
“Poi…non so cosa è accaduto…da parte tua forse c’è stato qualche errore o un passo falso. Qualcuno ha cominciato a parlare e… non parlava bene. Le parole si sa a volte feriscono, e ancora di più feriscono quelle di coloro che avrebbero dovuto sostenerti e invece ti hanno abbandonato…Ciò significa che forse anche tu devi aver sbagliato qualcosa. Altrimenti non sarebbe successo tutto questo casino. Tu eri il presidente del Consiglio e ora non lo sei più”
“Il 4 marzo, sia tu che il PD siete stati sbaragliati dalla vittoria schiacciante dei Cinque stelle. Con al secondo posto la sorpresa Salvini all'interno di una coalizione che, solo "grazie" a Berlusconi, l'uomo che da anni danno per spacciato, ha potuto realizzare il più alto numero di voti, anche sopra i Cinque stelle. Per cui cosa si fa?...Certo sbagliare è umano, ma risbagliare potrebbe essere da DEFICIENTI. So che in politica non si usa, perché per i politici l'unico binario percorribile è quello del risentimento. Ma tu forse sei diverso. Perché magari sai anche perdere. E d'altra parte non c'è altro modo per RIVINCERE”
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