(AGI) - Tirana (Albania), 20 gen. - "Nessun Paese puo' sentirsi immune dalla minaccia dei foreign fighters" e per questo "e' molto importante che ci sia una risposta condivisa, che coinvolga le nostre intelligence in modo comune". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso di una conferenza stampa a Tirana con i colleghi albanese, Ditmir Bushati e serbo, Ivica Dacic. "La preoccupazione per i fenomeni di radicalizzazione e' comune ai governi di Italia, Albania e Serbia, e siamo tutti impegnati nei nostri Paesi con nuove leggi piu' restrittive", ha ricordato il titolare della Farnesina. In questo senso, ha aggiunto Gentiloni, "l'Albania e' un esempio positivo perche' in questo Paese convivono religioni diverse e l'impegno di Tirana contro la radicalizzazione costituisce un importante fattore di stabilita' nella regione". La crisi dei migranti e la minaccia terroristica sono stati due dei principali temi di discussione di questa seconda trilaterale tra Italia, Albania e Serbia, che ha fatto seguito al primo appuntamento tenutosi un anno fa a Roma.
.