(AGI) - Roma, 19 giu. - La strada del dialogo restapercorribile, ma se non si trovera' con le opposizioni unpercorso condiviso sui 3.000 emendamenti l'ipotesi dellafiducia su 'la buona scuola' si trasformera' in realta'. Ilgoverno e il Pd, nel vertice convocato questa mattina da MatteoRenzi a palazzo Chigi, hanno deciso di accelerare.
L'obiettivo,in attesa dell'esito della riunione della commissioneIstruzione di Palazzo Madama convocata per martedi' prossimo,e' quello di far approvare il testo dall'Aula del Senato entrovenerdi' e di portare a casa le assunzioni dei 100mila precari.
Nella sede del governo questa mattina con il premierc'erano il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, icapigruppo di Camera e Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda, ilpresidente della commissione Istruzione, Andrea Marcucci, chein un tweet spiega: "Il Pd fara' di tutto per approvare 'labuona scuola' in tempi brevi. Serve tenere insieme autonomia,merito e assunzioni".
Lo strumento della fiducia sara' eventualmente usato, afferma invece Ettore Rosato al Gr1, "per impedire chel'ostruzionismo interrompa il percorso parlamentare. Si vaavanti con decisione e con la massima collaborazione a trovarele intese piu' ampie possibili, ma con l'idea che i tempi sonomolto stretti per procedere alle assunzioni fin dall'inizio delprossimo anno scolastico".
Quello di Renzi, aggiunge, "non e'un cambio di strategia, e' un messaggio molto chiaro. Chiediamoa tutti di collaborare in una riforma che serve al Paese. Noichiediamo di rinunciare all'ostruzionismo per consentire unarapida approvazione che consenta di rispettare anche i tempinecessari e burocratici per procedere a 100mila assunzioni".
Ma M5s non depone le armi e annuncia che manterra' i suoiemendamenti. "Ai ricatti del governo non cediamo - affermano iparlamentari grillini delle commissioni Cultura - nonritireremo i nostri emendamenti perche' sono tutti emendamentidi merito. Ritirarli significherebbe prestare il fianco a ungoverno che sta distruggendo la scuola pubblica italiana evoltare le spalle a insegnanti, studenti e famiglie che da mesichiedono di ritirare questa riforma irricevibile".
Dura anche Sel, il cui capogruppo Arturo Scotto tagliacorto: "non chiedano alle opposizioni cio' che governo non fa.Il ritardo su scuola nasce dai pasticci, dalle scelte sbagliatee da indecisioni tutte interne al Pd". "Fare subito un decretoper la stabilizzazione dei docenti precari e' l' unicasoluzione che ha il governo. In caso contrario non pensino diutilizzare ricatti per impedire al Parlamento di fare una buonalegge per la scuola, quella vera".
E anche Scelta civica non mostra di aver particolarmenteapprezzato l'idea del vertice di stamane e chiede ugualeattenzione da parte del premier altrimenti la riforma "sara'approvata dal solo Pd, e da quanti sono disposti a fare leruote di scorta che votano a comando. Sicuramente non noi". Anche il fronte sindacale fibrilla ancora.
Susanna Camussoe' tranchant: "Mi suona come una gigantesca presain giro, e' sempre piu' insopportabile" ha commentato ilsegretario generale della Cgil. "Il 5 maggio, dopo il piu'grande sciopero della storia nel mondo della scuola, il governoha detto che bisognava aprire un confronto a Palazzo Chigi mastiamo ancora aspettando la convocazione, forse hanno perso ilnostro indirizzo. Adesso scopriamo che c'e' fretta, quindiimmagino maxiemendamento e fiducia". Insomma, per Camusso"Credo si sia andati oltre la normale dialettica nelrapporto tra le parti e che non ci sia nessun rispetto deisoggetti collettivi".
Ma la vicesegretaria del Pd DeboraSerracchiani le risponde a stretto giro di posta: "Siamo alparadosso. Per la Camusso e' insopportabile l'impegno delgoverno di condurre rapidamente in porto una nuovaorganizzazione della scuola con la garanzia di assumere 100milaprecari? Questo atteggiamento lascia sbigottiti. Non si e' maivisto un sindacato che si lamenta mentre si stabilizzano cosi'tanti lavoratori".(AGI)