(AGI) - Roma, 28 apr. - La maggioranza tira drittosull'Italicum. "Ci prendiamo le nostre responsabilita' senzapaura", scrive Matteo Renzi su twitter. Bocciate lepregiudiziali di costituzionalita', il ministro per le riformeMaria Elena Boschi ha posto nell'Aula della Camera la questionedi fiducia sulla riforma della legge elettorale. A votarla,riferiscono fonti parlamentari del Pd, dovrebbe essere anche laminoranza del partito, tranne alcuni esponenti.
Questa sera si dovrebbe riunire Area riformista per cercareuna linea univoca: si' alla fiducia, ma 'liberta' di coscienza'sul voto finale. "Non assicuro che tutti si uniformeranno suquesta posizione, ma questa e' la strada che vogliamo portareavanti. Non ci dovra' essere pero' una camicia di forza sulvoto finale. Dobbiamo essere in grado di poter esprimere inqualche modo il nostro dissenso", avvertono le stesse fonti.
Nel partito di Largo del Nazareno a votare no alla fiduciadovrebbero essere, per esempio, Alfredo D'Attorre, PippoCivati, che intanto lo ha annunciato su Twitter, e StefanoFassina. "Oggi si celebra il funerale della democrazia", e' lacritica di Sel con i deputati che hanno lanciato crisantemi inAula. "Non consentiremo che quest'Aula diventi un bivacco dimanipoli renziani, non consentiremo il fascismo renziano", diceRenato Brunetta anche se i fittiani lo criticano per averchiesto il voto segreto sulle pregiudiziali. "Fascisti,miserabili", urlano i pentastellati. "La corda non si puo'tirare troppo", grida Ignazio La Russa (Fdi). "Basta forzatureindegne", dicono dalla Lega.
Con uno scarto di 175 voti, lamaggioranza ha comunque superato indenne il primo banco diprova sull'Italicum, potendo disporre anche di un 'soccorso' daparte di 4 deputati. L'orientamento e' quello ora di andare avanti e di votaread oltranza. "Facciamo un passo alla volta", dice il ministroper le Riforme Maria Elena Boschi. "Noi ci siamo impegnati afare le riforme e se non riusciamo a farle e' giusto anche cheandiamo dal presidente della Repubblica a dire qual e' lasituazione", ha detto questa mattina il vicesegretario demDebora Serracchiani. Il voto finale sul provvedimento in ogni caso dovrebbearrivare ai primi di maggio.
La prossima settimana potrebbeessere completato l'organico del governo: e' possibile infattiche la nomina del ministro agli Affari regionali avvenga primadelle prossime elezioni. Dopo l'Italicum in calendario c'e' l'esame della riformadella scuola (il governo potrebbe poi con un decreto risolverela grana delle assunzioni dei precari) e la questione delleunioni civili (il termine per gli emendamenti e' fissato per il7 maggio ma il voto finale ci sara' dopo le Regionali). Maanche su questo tema le posizioni all'interno del Pd si sonoavvicinate.
La settimana scorsa c'e' stato un incontro, al quale hannopartecipato rappresentanti laici e cattolici del partito:l'accordo - riferiscono fonti parlamentari del Pd - prevedel'eliminazione dal testo della cosiddetta stepchild adoption."Per quanto riguarda le adozioni credo - spiegava alcuni giornifa Fioroni - che la centralita' spetti al minore e al suodiritto naturale di avere un padre e una madre". (AGI)