Rai: si profila una rete senza spot e reti specializzate

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(AGI) - Roma, 11 mar. - Rendere le tre reti ammiraglie dellaRai ad "alta specializzazione tematica". E' quanto prevede undocumento sulla riforma della Rai arrivato a Palazzo Chigi. Insede parlamentare, nella riunione con i componenti Pd dellaVigilanza, si e' parlato anche di una ipotesi dispecializzazione tematica delle tre reti principali, con unarete generalista, una per l'innovazione, sperimentazione enuovi linguaggi, e una a carattere piu' spiccatamenteculturale, piu' di servizio pubblico, preferibilmente senzapubblicita'. "La Rai non e' una municipalizzata di provincia, la primaindustria culturale italiana non puo' sottostare a procedurecavillose chilometriche o avere l'incubo della Corte deiConti", si legge in un documento di maggioranza che illustra lelinee guida della riforma della Rai e che sara' domani alvaglio del Consiglio dei Ministri. "La nostra creativita' eprofessionalita' ha le carte in regola per gareggiare con igrandi network a livello mondiale, per entrare nei mercatiinternazionali delle produzioni di eccellenza, per esportareall'estero le fiction che raccontano l'Italia, ma deve esseremessa nelle condizioni di farlo", si legge ancora neldocumento: "Non servono architetture barocche o la creazione diqualche sofisticata ingegneria che complichi ancora di piu' lecose. Serve una guida manageriale vera, come quella di ognigrande player internazionale". Insomma, un capo, unresponsabile che possa decidere. (AGI).
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