AGI - Un nuovo gruppo di 17 bambini palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, in condizioni critiche, è arrivato in Italia ieri sera a bordo di tre aerei dell'Aeronautica Militare decollati da Eilat, nel sud di Israele. I bambini sono stati trasferiti con le loro famiglie – 63 accompagnatori – per un totale di 80 persone, nell'ambito di operazioni umanitarie coordinate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e condotte congiuntamente dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero della Difesa, dal Ministero dell'Interno, dalla Protezione Civile e dalle autorità sanitarie nazionali.
I pazienti saranno curati presso ospedali pediatrici e strutture specialistiche in tutta Italia, tra cui l'Ospedale Bambino Gesù, il Policlinico Gemelli e l'Ospedale Umberto I di Roma; gli Ospedali Santobono e dei Colli di Napoli; l'Ospedale Regina Margherita di Torino; l'Ospedale di Padova; l'Istituto Gaslini di Genova; l'Ospedale Niguarda di Milano; l'Ospedale di Perugia; e l'Ospedale San Gerardo di Monza. La distribuzione è stata concordata per garantire cure immediate, assistenza continua e una ripartizione equilibrata dei costi ospedalieri.
L'arrivo di questi minori rientra nella diciassettesima missione di evacuazione umanitaria organizzata dall'Italia dall'inizio dell'emergenza a Gaza. In totale, il Paese ha già trasferito e assistito oltre 830 civili, tra cui 232 pazienti e oltre 600 accompagnatori, secondo il Ministro della Difesa Guido Crosetto. Ogni missione prevede un complesso processo di valutazione clinica, screening sanitario, rilascio dei visti e ottenimento delle autorizzazioni diplomatiche necessarie per il decollo e l'atterraggio degli aerei in territorio israeliano.
"Quella di oggi è la diciassettesima missione dell'Italia dall'inizio dell'emergenza. Non è solo un numero: significa continuità, impegno e responsabilità", ha dichiarato Crosetto. "Se sommiamo tutti gli interventi finora effettuati, abbiamo raggiunto oltre 830 civili evacuati e assistiti dal nostro Paese. Questo dato parla da solo e dimostra cosa significhi davvero mettere al centro i più vulnerabili". Il Ministro ha sottolineato il ruolo cruciale delle forze armate, del personale medico e delle squadre della Protezione Civile, ribadendo che "ogni missione è un ponte di speranza".
Le evacuazioni richiedono una collaborazione costante con le autorità israeliane per la gestione dei corridoi sanitari e delle autorizzazioni aeroportuali. Il Capo di Stato Maggiore del Comando Operativo Congiunto (Covi), Generale Michele Oballa, ha spiegato che si tratta di "un processo complesso" che include visite mediche per verificare l'idoneità al viaggio aereo, il coordinamento medico con gli ospedali italiani e valutazioni logistiche. "Molti bambini non hanno mai volato prima e sono monitorati da uno psicologo a bordo per ridurre il trauma del viaggio", ha aggiunto il Generale.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, presente all'aeroporto di Ciampino, ha osservato che "abbiamo già accolto in Italia oltre 1.500 rifugiati da Gaza. Continueremo ad aiutarli". Ha collegato questa iniziativa medica alle più ampie azioni umanitarie intraprese dall'Italia, tra cui la distribuzione di aiuti alimentari attraverso il progetto Food for Gaza, nonché alle future fasi di ricostruzione post-conflitto. "L'Italia avrà certamente un ruolo di primo piano nella ricostruzione della Striscia di Gaza, perché è giusto voltare pagina sulla guerra". Queste missioni sanitarie pongono l'Italia tra i principali attori umanitari occidentali in grado di garantire corridoi di evacuazione medica per la popolazione civile palestinese, offrendo supporto immediato e strutturato ai più vulnerabili e contribuendo a costruire un modello di intervento replicabile in contesti di crisi complessi.