AGI - Domenica 21 settembre, gli occhi degli appassionati di ciclismo saranno puntati sul Ruanda. Per la prima volta, i Campionati del Mondo del Ciclismo su strada si terranno in un Paese africano: un'edizione storica, che si svolgerà fino a domenica 28 settembre a Kigali, la capitale, e si aprirà con la prova su strada maschile élite. Più che un semplice evento sportivo, la competizione offrirà al Paese ospitante, e a tutta l'Africa, l'opportunità di affermare il proprio posto nella narrazione sportiva mondiale. Il ciclismo, disciplina ancora largamente percepita come eurocentrica, trova così una nuova frontiera da varcare, concentrandosi su un continente che ha tanto da offrire in termini di paesaggi, storie e passione. L'assegnazione dei Campionati del Mondo al Ruanda, decisa dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), rappresenta anche un riconoscimento simbolico e concreto per il movimento ciclistico africano, che si sta affermando a livello internazionale: lo dimostrano le vittorie dell'eritreo Biniam Girmay, vincitore di tre tappe e della classifica a punti del Tour de France 2024, nonché primo africano a vincere una grande classica del World Tour (Gand-Wevelgem 2022).
Il Ruanda punta a diventare un polo continentale per questo sport e ospitare i Campionati del Mondo di Ciclismo UCI potrebbe dare un impulso significativo allo sviluppo della disciplina nel Paese. Il ciclismo è già uno degli sport più popolari in Ruanda e ha visto una rinascita sia a livello amatoriale che agonistico: con il Tour du Rwanda diventato uno degli eventi ciclistici più importanti in Africa, la popolarità di questo sport è cresciuta anno dopo anno. Questi campionati saranno anche un'ottima opportunità per promuovere il Ruanda come polo turistico, incoraggiando investimenti economici e opportunità di lavoro e aprendo la strada alla costruzione di nuove infrastrutture. Quest'anno, il calendario delle gare aumenterà anche da 11 a 13 eventi, consentendo alla categoria femminile under 23 di avere i propri eventi.
Come da tradizione, la manifestazione si aprirà con le prove a cronometro e si concluderà con la prova in linea professionisti: lo sloveno Tadej Pogacar, vincitore del titolo a Zurigo lo scorso anno, è il chiaro favorito. I suoi principali rivali saranno il belga Remco Evenepoel, vincitore nel 2022, e il francese Julian Alaphilippe, due volte campione del mondo (2020 e 2021). Tra i possibili outsider figurano l'ecuadoriano Richard Carapaz (medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021), il messicano Isaac Del Toro (secondo all'ultimo Giro d'Italia), il britannico Thomas Pidcock e lo spagnolo Juan Ayuso. L'Italia conta sul suo capitano Giulio Ciccone, che sarà supportato dall'astro nascente Giulio Pellizzari. Tra gli atleti africani in gara, oltre a Girmay, l'Eritrea potrà contare su un altro nome: Natnael Tesfatsion, che molto probabilmente sarà il capitano della squadra (visto il percorso particolarmente impegnativo). Nella categoria femminile, tutti gli occhi saranno puntati sulla mauriziana Kimberley Le Court de Billot, vincitrice di una tappa del Giro d'Italia 2024, la Liegi-Bastogne-Liegi, e di una tappa del Tour de France Femmes di quest'anno.