AGI - Con il Piano Mattei, l'Italia non punta a creare dipendenza, ma a sostenere l'autosufficienza. Questo obiettivo implica anche quella che comunemente chiamiamo sovranità alimentare, il diritto dei popoli a plasmare il proprio modello produttivo in base alla propria identità. Con queste parole, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto il Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari (UNFSS+4) ad Addis Abeba il 28 luglio. "Il cibo è un diritto, un'espressione culturale, il fondamento dell'identità e della sovranità di una nazione. Ma è anche il primo passo verso la vera libertà, l'indipendenza e il controllo del proprio destino", ha sottolineato. Prima dell'apertura ufficiale del vertice, i leader presenti, tra cui la premier italiana, hanno piantato alberi nel parco della Commissione Economica per l'Africa delle Nazioni Unite (UNECA) ad Addis Abeba, sede del vertice tenutosi per fare il punto sulle azioni intraprese per promuovere la transizione e la resilienza dei sistemi alimentari e per rilanciare la volontà politica e gli impegni dei Paesi membri delle Nazioni Unite.
Al suo arrivo in Etiopia il 27 luglio per partecipare al vertice UNFSS+4, Meloni ha ricordato le "conseguenze devastanti" della perdita di accesso al cibo, poiché "la sicurezza alimentare ha un impatto non solo politico, ma anche economico". Può quindi essere descritta come una "sfida globale", una sfida che è "assolutamente prioritaria", poiché "l'insicurezza alimentare globale colpisce ancora circa il 10% della popolazione mondiale, e questa percentuale è in gran parte concentrata qui in Africa", ha sottolineato. Ed è proprio nel continente africano che il governo ha avviato politiche visionarie per rafforzare la cooperazione e la crescita, superando la logica della dipendenza: "Sovranità alimentare non significa mantenere una produzione standardizzata che degrada la qualità, ma investire nella produzione di prodotti locali di alta qualità", ovvero "avere una solida filiera produttiva e di approvvigionamento".
"I piccoli produttori", ha detto Meloni, "sono la spina dorsale, i primi custodi della terra, e devono avere i mezzi per vivere dignitosamente. Per questo l'Italia vuole contribuire a promuovere l'esportazione di prodotti africani verso il mercato europeo". Nel campo dell'agricoltura, uno dei pilastri del Piano Mattei, l'Italia "ha un know-how unico che coniuga tradizione e innovazione" e con i partner africani "abbiamo instaurato partenariati pubblico-privati che attraggono investimenti e garantiscono risultati concreti". È il caso dell'Algeria, dove il governo si è impegnato a bonificare oltre 36.000 ettari di deserto per produrre cereali e legumi aggiuntivi ogni anno, "creando così 6.000 posti di lavoro e generando benefici per oltre 600.000 persone". Iniziative simili sono in corso "in Senegal, Ghana e Congo", ha aggiunto Meloni, e puntano a coinvolgere presto "Costa d'Avorio e Kenya, oltre alla Tunisia, dove stiamo rafforzando capacità e competenze nell'uso dell'acqua, una risorsa che si trova ad affrontare una crescente sfida geopolitica e sovranista".
La presidente del Consiglio ha citato Cicerone al termine del suo discorso alla Conferenza ONU sui Sistemi Alimentari: "Cicerone, uno dei più importanti filosofi dell'antica Roma, affermava che 'di tutte le arti da cui si trae profitto, nessuna è migliore dell'agricoltura, nessuna è più redditizia, nessuna è più piacevole, nessuna è più degna di un uomo, e di un uomo libero'", ha affermato Meloni. "Migliaia di anni dopo, questo insegnamento è ancora valido e ci indica la strada da seguire", ha concluso.
Le iniziative del Piano Mattei nei settori dell'acqua, della salute e dell'agricoltura sostenibile sono state "profondamente apprezzate" dal primo ministro etiope Abiy Ahmed, che ha accolto il capo del governo e la sua delegazione, composta dal Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e dal Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) Edmondo Cirielli, al Palazzo Nazionale di Addis Abeba. Durante l'incontro bilaterale, Abiy ha inoltre espresso la sua gratitudine per il continuo sostegno dell'Italia alla cooperazione allo sviluppo per il prossimo triennio 2026-2028, come sancito da una dichiarazione quadro congiunta adottata a livello ministeriale, e ha concordato con Meloni di continuare a lavorare per lo sviluppo e la stabilità regionale. Questo punto è stato discusso anche con il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Mahamoud Ali Youssouf, a margine del vertice ONU. L'incontro ha offerto l'opportunità di approfondire il tema della stabilità regionale nel Corno d'Africa e il ruolo che il Piano Mattei può svolgere nel rafforzare la connettività infrastrutturale nella regione. Youssouf ha espresso il suo ampio apprezzamento per le iniziative del Piano Mattei e ha assicurato all'Unione Africana il suo pieno e incrollabile sostegno alla strategia italiana.
"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. Il nostro sogno comune è costruire un nuovo paradigma basato sul rispetto e l'amicizia. Per il benessere dei nostri popoli, dell'Europa e dell'Africa. Onorata di essere qui", ha scritto Meloni, citando Eleanor Roosevelt, nel messaggio lasciato nel libro degli ospiti firmato a Jimma, Oromia, seconda tappa della sua visita ufficiale in Italia, prima di ripartire per Roma.