AGI - La quinta riunione ministeriale tra l'Unione Europea e i Paesi del Vicinato Meridionale, tenutasi a Bruxelles il 14 luglio, ha rappresentato un importante banco di prova per la strategia mediterranea dell'UE, con l'Italia in prima linea grazie alla proposta del Piano Mattei. L'iniziativa italiana mira a canalizzare gli investimenti nei settori infrastrutturale, energetico e digitale verso i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, rafforzando la cooperazione attraverso azioni concrete e partenariati pubblico-privati.
Basandosi sui finanziamenti iniziali e sulle esperienze positive già in corso, in particolare nel settore delle energie rinnovabili in Nord Africa, il Piano Mattei è stato presentato come strumento chiave per mobilitare capitali europei per il Mediterraneo, in linea con la strategia di connettività del Global Gateway. Durante l'incontro, il Ministro italiano ha sottolineato che il Piano Mattei mira non solo a promuovere lo sviluppo e la crescita, ma anche a sostenere la stabilità dell'intera sponda meridionale. Roma ha ribadito la necessità di un "Patto per il Mediterraneo" che integri le componenti energetiche, digitali, infrastrutturali, sanitarie e dei cambiamenti climatici per stimolare gli investimenti pubblici e privati in progetti ad alto impatto. Il governo italiano ha esortato i partner europei a rafforzare il coordinamento tra il Piano Mattei e il Global Gateway per ottimizzare le risorse ed evitare duplicazioni.
Tuttavia, l'incontro è stato fortemente segnato dal conflitto in corso a Gaza, che rimane al centro dell'agenda politica e mediatica. I ministri degli Esteri hanno discusso approfonditamente gli ultimi sviluppi in campo umanitario: mentre alcune fonti europee, come Kaja Kallas, hanno segnalato "segnali positivi" grazie a un accordo con Israele per aumentare la consegna di aiuti umanitari, la preoccupazione sul campo resta elevata, con richieste di un cessate il fuoco immediato.
Alcuni Paesi, come Spagna, Irlanda e Paesi Bassi, hanno addirittura sollevato la possibilità di sanzioni contro Israele, sebbene l'Unione rimanga divisa su questo tema. Nonostante queste tensioni, il lungo pomeriggio diplomatico a Bruxelles si è concluso con l'adozione di una dichiarazione congiunta e di un piano d'azione quadriennale che integra ufficialmente il Piano Mattei nell'agenda UE-Quartiere meridionale. Questo documento fornisce un sostegno concreto ai Paesi del Sud, con l'obiettivo dichiarato di rafforzare la resilienza socioeconomica delle aree fragili. Forte del suo ruolo di promotore, l'Italia ha così aperto una nuova fase per la politica europea del Mediterraneo, dove sviluppo e sicurezza avanzano di pari passo. In conclusione, questo quinto incontro UE-Quartiere meridionale ha confermato un solido binomio politico-economico: da un lato, il rilancio dei progetti di investimento promossi da Roma; dall'altro, l'urgenza della questione di Gaza, che rimane una grande sfida umanitaria e diplomatica. Il successo del Piano Mattei potrà essere misurato solo se riuscirà a mobilitare capitali, creare occupazione e contribuire alla coesione regionale, anche sotto la pressione di crisi geopolitiche latenti come quella mediorientale.