Expo: Martina, a Onu 1 mln firme per diritto al cibo

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(AGI) - Roma, 26 set. - "Un milione di persone hanno firmato laCarta di Milano che oggi portiamo alle Nazioni Unite atestimonianza dell'impegno consapevole di tanti cittadini cheanche grazie a Expo sono oggi dei veri e propri ambasciatoridel diritto al cibo. Cancellare la fame entro il 2030 e' unasfida impegnativa, ma che non si puo' perdere". Lo ha detto ilMinistro delle politiche agricole alimentari e forestali,Maurizio Martina, prima del suo intervento di presentazionedella Carta di Milano alle Nazioni Unite, nella conferenza su"Food security in the post 2015 agenda: The Milan Charter inthe context of the new Global Partnership for SustainableDevelopment". L'evento e' organizzato da Italia, Ghana, Guyana,Thailandia e Brasile, in collaborazione con FAO, IFAD e WFP.Tra i relatori: Amina J. Mohammed (Consigliere Speciale delSegretario Generale delle Nazioni Unite sulla Pianificazioneper lo Sviluppo Post-2105), Graziano da Silva (DG FAO),Ertharin Cousin (DE WFP/PAM), Kanayo Nwanze (Presidente IFAD). "L'Italia, anche grazie all'Esposizione universale, ha datoun contributo importante per lo sviluppo di una global foodpolicy, che oggi - ha spiegato il Ministro Martina - si traducenelle decisioni dell'Assemblea generale dell'Onunell'aggiornamento degli Obiettivi del Millennio. Nel mondo cisono 795 milioni di persone che soffrono di poverta' alimentarea loro dobbiamo dare risposte immediate, attraverso politichepiu' efficaci rispetto al passato. E' il momento di costruiremodelli di sviluppo nuovi, che siano sostenibili sotto ilprofilo ambientale, economico e sociale". Con l'evento di Milano "abbiamo messo tasselli importantinel confronto su temi cruciali -ha aggiunto Martina - come lariduzione degli sprechi alimentari, l'aumento dellaproduttivita' attraverso l'innovazione tecnologica anche per ipiccoli produttori, la tutela del reddito degli agricoltori, ilsostegno al lavoro femminile e il contrasto al lavoroirregolare. Nel 2050 la popolazione mondiale contera' 9miliardi di persone, alle quali dovremo garantire cibo sano,sicuro e sufficiente. A Milano come a New York dobbiamolavorare con costanza e concretezza per un obiettivo globale:fare di questa la generazione Fame zero. Su questa stradal'Italia e' pronta a giocare un ruolo guida anche oltre Expo". "Siamo pronti a farlo con strumenti operativi, come quellimessi in campo in questi mesi di Expo. Penso al rafforzamentodelle politiche di cooperazione internazionale,all'approvazione della legge sull'agricoltura sociale, agliinterventi contro il caporalato e alle nuove norme per lasalvaguardia della biodiversita', insieme ai due decretiurgenti per l'agroalimentare. L'eredita' dell'Esposizioneuniversale e' gia' tangibile, ma abbiamo ancora tanto lavoro dafare".(AGI)Bru
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