(AGI) - Roma, 31 lug. - Si' al blocage/deblocage per il Moscatoe si' all'aumento del 20% della resa per ettaro per ilBrachetto. Il caldo non ha fermato i viticoltori delle due principalitipologie di vini dolci prodotti nel Sud Piemonte che a Canellisi sono confrontati all'incontro indetto da Confagricoltura, invista della riunione delle rispettive commissioni paritetiche(tavoli di trattativa tra parte agricola e industriale), gliaccordi interprofessionali che regolano prezzi e rese ad ettarodelle uve, con riferimento ad alcuni dispositivi accessori,come il blocage/deblocage del Moscato, cioe' la possibilita',qualora il mercato richieda piu' prodotto, di sbloccare erendere Docg una parte (5 quintali ad ettaro) delle uveeccedenti. Hanno illustrato ai viticoltori dati e graficisull'andamento delle denominazioni FrancescoGiaquinta e Valter Parodi, direttori rispettivamente diConfagricoltura Asti e Alessandria. L'incontro si e' aperto conl'analisi della situazione del Moscato e dell'Asti Docg in baseai dati del Consorzio di Tutela, che confermano flessionimoderate, ma anche evidenti segnali di ripresa. Stantel'accordo siglato nel 2014, che fissa le rese per la raccolta2015 a 100 quintali per ettaro, qualcuno ha avanzato dubbi sulblocage/deblocage. "Per i viticoltori sarebbe un'integrazionerilevante al reddito - hanno sottolineato Giaquinta e Parodi -oltre a rappresentare un segnale importante di collaborazionecon l'industria, che non e' nostra nemica, ma un partner concui lavorare in sinergia per fare piu' grande il comparto".Piu' complicata la situazione del Brachetto Docg, che soffre diuna grave crisi commerciale, in parte dovuta alla contingenzaeconomica mondiale, in parte ad una gestione non oculata delladenominazione. Per scongiurare il crollo e l'accesso al mercatolibero, le rese sono scese a 30 quintali per ettaro, con unreddito agricolo che si attesta tra i 6 e i 7 mila euro perettaro, valori che sia parte agricola sia parte industrialegiudicano non dignitosi per la filiera. I viticoltori diConfagricoltura si sono dunque espressi per un aumento del 20%della resa per ettaro, anche in considerazione dei dati delConsorzio di Tutela che indicano una "ripresina".(AGI)Bru