(AGI) - Roma, 9 lug. - In linea con le attese, ma con unimpatto piu' significativo rispetto alle aspettative, i prezzidel grano duro nei principali centri di scambio nazionali hannoregistrato questa settimana un'ulteriore correzione al rialzoche ha spinto le quotazioni del prodotto con contenuto proteicodi almeno 12 punti sopra i 350 euro/tonnellata sulla piazza diFoggia. Secondo l'Ismea la situazione che si e' venuta adeterminare sui mercati interni riflette le incertezze sugliesiti dei raccolti, con riduzioni di resa ormai accertate inPuglia, in alcune zone della Sicilia e nelle Marche. Adalimentare le tensioni sono anche le notizie di una probabilecorrezione al ribasso delle stime iniziali sulla produzionecanadese, in un'area, quella nordamericana, in cui le altetemperature e la siccita' potrebbero ripercuotersinegativamente sui rendimenti. Riguardo alla qualita' dei nuovi raccolti prevalgono invecei giudizi positivi, dopo un'annata, quella trascorsa, che erastata invece caratterizzata in Italia da standard decisamenteinferiori alla media. In questa fase - spiega l'Istituto - gli scambi risultanoancora piuttosto limitati, a causa di un generale atteggiamentodi attesa da parte dei venditori a raccolta ormai quasiconclusa in tutti i principali areali del Centro-Sud. I rincaristanno tra l'altro cogliendo di sorpresa gli utilizzatori,solitamente impegnati in questa fase a ricostituire le scorte. Anche sui mercati internazionali il quadro appare piuttostoconfuso. I prezzi di frumenti, mais e semi di soia hanno fattosegnare, recentemente, rincari significativi in risposta alleincertezze sugli sviluppi climatici e sui livelli delle scorte,in alcuni casi inferiori alle previsioni. Tornando ai mercati interni, Ismea segnala sulla piazza diFoggia un rincaro su base settimanale di oltre il 9%. Aumentianaloghi, rispetto alla scorsa ottava, si registrano sulmercato di Milano, dove le ultime quotazioni della categoria"fino" spuntano incrementi di oltre il 12% se confrontate con ilivelli di un anno fa.(AGI)