(AGI) - Roma, 5 mag. - La quota di mercato dei film italianitiene nel 2014, al 27%, ma mostra un preoccupante calo nelprimo trimestre 2015, dove scende al 25% (-8% sullo stessoperiodo dell'anno scorso), su un mercato totale anch'esso indiscesa di ancora il 6%, rilevato a fine marzo. E' quantoemerge dal rapporto "Tutti i numeri del cinema italiano",presentato oggi a Roma da Mibact e Anica. Nel 2014 e' aumentatala produzione cinematografica nazionale, con 38 film diiniziativa italiana in piu' rispetto al 2013. Ma le risorseeconomiche non crescono proporzionalmente al numero di titoli,con solo 12 milioni di euro in piu'. Dato che mette in evidenzauna forte frammentazione degli investimenti e quindi il calodel budget medio per ogni pellicola: se rimane invariato ilnumero di titoli che hanno dichiarato un costo medio superiorea 2,5 milioni, budget gia' di gran lunga inferiore alle medieinternazionali, aumentano significativamente i film con budgetfino a 800mila euro (da 80 a 112) abbassando a 1,4 milioni dieuro il budget medio di una pellicola italiana contro, peresempio, i 3,9 milioni di una francese. Questi i datiprincipali sulla produzione contenuti nel rapporto "Tutti inumeri del cinema italiano" presentato oggi da Mibact e Anica aRoma. Sono 201 i titoli che hanno ricevuto nel 2014 il nullaosta alla pubblica proiezione, di cui 194 di iniziativaitaliana, in aumento rispettivamente di 34 e 38 rispetto al2013. In questa tendenza positiva, l riduzione dellecoproduzioni e' un segnale d'allarme poiche' indica unripiegamento sulla produzione 100% nazionale (+43 film). "Sebisogna fare sistema, soprattutto il servizio pubblicotelevisivo deve fare sempre di piu' rispetto a quanto dipositivo gia' faccia: deve cercare di aiutare i nostri film auscire, aiutare la distribuzione e fare in modo che laprogrammazione sia in fasce importanti". Lo ha detto ilministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, intervenendoalla presentazione del rapporto "Tutti i numeri del cinemaitaliano". Da parte della Rai si tratterebbe "non di un piacereche si fa a un settore dell'industria italiana ma una cosa chesi fa per il paese e' che dobbiamo fare tutti insieme". Dalrapporto presentato oggi da Mibact e Anica emerge infatti cheil gruppo Mediaset programma piu' cinema italiano su tutte lesue reti di quanto non faccia il gruppo Rai, con un evidenteaumento di film nazionali, anche molto recenti, in prima seratasulla rete ammiraglia: Rai 3, prima fra le reti pubbliche, e'solo terza; mentre i titoli italiani recenti programmati sututte le reti generalista in prima serata sono solo 62, di cuiben 45 su Canale 5. .