(AGI) - Roma, 6 nov. - "Produrre piu' cibo per tutti e 'nutrireil pianeta', e al tempo stesso promuovere uno svilupposostenibile. Sono queste le sfide che incidono sulla vita dellegenerazioni attuali e future, in cui l'agricoltura svolge unruolo determinante". Lo ha detto il presidente Mario Guidiintervenendo al convegno organizzato da Confagricoltura Ecomondo - Key Energy "Expo 2015 tra produttivita' esostenibilita': la visione italiana per nutrire il pianeta". Guidi ha ricordato che nel 2050 saremo nove miliardi diabitanti (due miliardi in piu' rispetto ad oggi) e che il 70%della popolazione mondiale si spostera' a vivere in un contestourbano (oggi siamo circa al 50%) con un cambiamentosignificativo nei consumi, che si sposteranno verso leproduzioni animali, grazie all'aumento del potere di acquisto,visto che il reddito pro capite medio aumentera' dagli 8.400dollari del 2007 a 18.900 dollari nel 2050. Da cio' derivera'la necessita' di aumentare del 60% la produzione agricola,secondo le stime della Fao. "Expo 2015, l'esposizione universale dedicata al cibo'energia per la vita' - ha detto il presidente Guidi - sara'l'occasione per ribadire che l'agricoltura e' essenziale per lacrescita e lo sviluppo delle comunita' e della comunita'globale. E che il nostro obiettivo e' quello di favorire unosviluppo del settore che garantisca crescita ed occupazione avantaggio di tutti e che allo stesso tempo sia sostenibile". Cio' significa intensificare in modo sostenibile i processiproduttivi agricoli, favorendo la produzione e la produttivita'di cui abbiamo bisogno per il sostentamento della popolazionemondiale, ma anche per una stabilita' dei mercati; tenere contodegli effetti dei cambiamenti climatici, incentivando modellidi produzione e di consumo in linea con la necessita' dimitigarli; favorire un'agricoltura a bassa emissione di gasserra (che non per forza e' un'agricoltura limitata allefiliere corte e locali); mantenere alto l'interesse per leenergie rinnovabili (soprattutto reflui zootecnici esottoprodotti delle lavorazioni agricole e agro-industriali),per la chimica verde (bio-plastica, biomateriali, mangimianimali) e per l'efficienza energetica. "Occorre ripensare, ridefinire, ridurre, riutilizzare,riciclare, recuperare le risorse - ha continuato il presidenteGuidi-. E' questo l'approccio al centro dell'economiacircolare, che soprattutto nel nostro settore e' strettamentecollegato alla ricerca ed all'innovazione, al fine di generarenuove idee e sviluppare ulteriormente quelle gia' esistenti.""Dobbiamo cogliere l'importanza di investire in ricercaapplicata all'agricoltura e nella bioeconomia - ha aggiunto -perche' la spesa in ricerca agricola ha una alta efficienza: e'stato calcolato che ogni euro investito oggi in ricercagenerera' 10 euro di valore aggiunto entro il 2025. Un ritornopari a dieci volte l'investito. E per ogni 35 mila euro spesisi genera, al termine, un posto di lavoro stabile. Un supportoin questa direzione lo stanno dando e lo daranno sempre piu' lereti di impresa, istituto innovativo del nostro sistemaproduttivo, che realizza un modello di collaborazione traimprese che consente, pur mantenendo la propria indipendenza,autonomia e specialita', di realizzare progetti ed obiettivicondivisi nell'ottica di incrementare la capacita' innovativa ela competitivita' sul mercato".(AGI)Bru