Roma - Il suicidio e' la seconda causa di morte tra i ragazzi sotto i 20 anni. In Italia sono 4000 i decessi legati a questo gesto estremo, il 12% dei quali tra giovani e giovanissimi, ossia quasi 500 ogni anno. In occasione della Giornata Mondiale per la prevenzione dei suicidi del 10 settembre, gli esperti del Bambino Gesu' ribadiscono il proprio impegno su questo fronte e invitano i genitori a monitorare i segnali di disagio dei figli, primi fra tutti i cambiamenti repentini dell'umore, del comportamento, della socialita'. Per prevenire il rischio, all'Ospedale Pediatrico della Santa Sede e' attivo un servizio di day hospital dedicato e un call center neuropsichiatrico 24 ore su 24. Nel reparto di Neuropsichiatria Infantile ogni anno vengono seguiti circa 50 ragazzi che hanno tentato di porre fine alla propria vita.
"Drastici e improvvisi mutamenti nel modo di comportarsi degli adolescenti non vanno sottovalutati" spiega Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesu'. "Bambini sempre molto allegri e sereni che improvvisamente diventano chiusi, cupi, che non vogliono piu' uscire di casa e relazionarsi con gli altri; giovani che mettono in atto comportamenti autolesivi come tagliarsi o ferirsi, che perdono interesse per attivita' - come lo sport - prima ritenute entusiasmanti; studenti brillanti che hanno un drastico calo del rendimento scolastico; estrema irritabilita', reazioni esagerate a una delusione o a un insuccesso, sono tutti segnali di disagio che i genitori devono cogliere. In situazioni del genere - sottolinea Vicari - il consiglio e' di rivolgersi a strutture sanitarie adeguatamente attrezzate per la gestione di questi casi". Per ricevere aiuto immediato in caso di difficolta', presso il reparto di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesu' e' attivo, 24 ore su 24, il call center 06 6859 2265. Ogni giorno della settimana, per tutto l'anno, un team di psicologi esperti e' pronto a dare una prima risposta ai problemi di natura psicologica e psichiatrica di bambini e ragazzi. Si tratta di vere e proprie consulenze cliniche telefoniche, interventi psicologici basati sull'ascolto competente del problema e sulla gestione della situazione attraverso strumenti e tecniche scientificamente validate. Dopo aver preso tutte le informazioni, lo psicologo che raccoglie la telefonata, a seconda della gravita' del caso, valuta la soluzione piu' adatta. Nei casi piu' urgenti puo' disporre l'invio al pronto soccorso del bambino o del ragazzo in preda a una crisi o in condizioni di particolare sofferenza psichica. Dal 2012 e' attivo un servizio di day hospital dedicato ai disturbi dell'umore in eta' adolescenziale, in particolare depressione e disturbo bipolare, problemi cui e' legato il piu' alto tasso di tentativi di suicidio. Al Bambino Gesu' viene seguito anche un apposito protocollo per la prevenzione del rischio di suicidio tra i giovani pazienti ricoverati. (AGI)