Salute: sindrome da crepacuore ha mortalita' simile a infarto

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(AGI) - Roma, 28 set. - La sindrome da crepacuore, nota comesindrome di takotsubo (oppure cardiomiopatia da stress), non e'purtroppo una patologia benigna come ritenuto finora, ma puo'arrivare a tassi di mortalita' simili a quelli dei pazientiricoverati in ospedale per infarto (5 per cento). Queste leconclusioni di uno studio condotto dall'Istituto di Cardiologiadell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore - Policlinico A.Gemelli di Roma. I risultati sono stati pubblicati sul NewEngland Journal of Medicine. Lo studio ha coinvoltocomplessivamente 26 centri di 9 Paesi tra Europa e USA. Sonostati studiati 1750 pazienti con sindrome di takotsubo."Laraccolta dati - ha spiegato Leda Galiuto, una delle autricidello studio - e' stata eseguita dagli specialisti delDipartimento di Cardiologia dell'Universita' di Zurigo. Lasindrome da crepacuore colpisce soprattutto le donne (in questostudio in rapporto 9:1) e prevalentemente dopo uno stressemotivo, tipicamente un lutto (nel 30 per cento dei casi), ofisico come un intervento chirurgico (nel 36 per cento). Lasindrome di takotsubo si associa a malattia neurologica opsichiatrica nella meta' dei casi, ovvero si presenta spesso inassociazione a disturbi psichiatrici come la depressione". Lasindrome si manifesta come un infarto, con sintomi quali doloreal petto o affanno improvviso, si associa ad alterazionidell'elettrocardiogramma, ma al momento della coronarografiad'urgenza, eseguita nel sospetto di infarto miocardico, lecoronarie risultano sorprendentemente normali, senza stenosi(restringimento). Il cuore, pero', mostra una alterazione dellaforma, che diventa a palloncino, a simulare appunto il vaso(tsubo) che usano i giapponesi per raccogliere i polipi (tako)."Oggi - ha continuato la cardiologa - questo studiomulticentrico chiarisce che, nonostante le disfunzionimicrovascolare e miocardica, tipiche della sindrome dacrepacuore, siano reversibili la prognosi per questi pazientie' simile a quella dei pazienti con infarto, cioe', conpossibilita' di shock cardiogeno (una condizione grave nellaquale il cuore non pompa sufficiente sangue all'organismo) nel12 per cento dei casi e di morte nel 5 per cento dei casi".Dunque, la sindrome di takotsubo non e' affatto una malattiabenigna. Pertanto devono essere perseguiti tutti gli sforziatti a migliore la comprensione delle cause e a una piu'puntuale scelta terapeutica". (AGI)
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